Jesi-Fabriano

Jesi: a tu per tu con Nicola, il ventenne eroe che ha salvato una donna dal suicidio e dall’indifferenza – VIDEO

Abbiamo incontrato Nicola Zannotti sul ponte San Carlo dove pochi giorni fa stava per consumarsi il dramma

JESI – Così giovane e coraggioso a qualcuno potrebbe far pensare all’amichevole Spiderman di quartiere. Ma non siamo in un movie, bensì nella realtà. Una realtà dove un ragazzo di 20 anni ha salvato una donna dal suicidio. E dall’indifferenza.

Siamo sul ponte San Carlo, quartiere Minonna, alle porte della città di Jesi, dove appena pochi giorni fa stava per consumarsi un dramma. Una donna disperata, seduta sul guard-rail con le gambe ciondoloni verso il fiume Esino, minacciava di lasciarsi cadere. Tanti clacson, chiamate al 112, ma solo uno è corso verso di lei per impedirle l’insano gesto. «Stavo passeggiando dall’altra parte del ponte quando improvvisamente mi sono accorto di tante macchine in coda che stavano suonando il clacson – racconta Nicola Zannotti – stava tutto accadendo alle mie spalle, così mi sono girato e ho visto quella donna seduta sul guard-rail con le gambe rivolte verso il fiume. Non l’ho vista materialmente scavalcare ma essendoci in quel tratto il doppio guard-rail ho pensato che lo avesse fatto con convinzione e temendo che si volesse lanciare di sotto, sono corso verso di lei».

«In quel momento non ho pensato a nulla, d’istinto mi sono messo a correre finché non l’ho raggiunta e poi, afferrandola per le spalle, l’ho portata in un posto più sicuro. Lì mi ha guardato, sulle prime ha detto “non si può neanche morire in pace” come se non avesse apprezzato il mio gesto, ma poi superato lo choc iniziale quando si è riavuta, mi ha ringraziato e mi ha detto che sono stato bravo. Poi sono arrivati i Carabinieri e l’ambulanza…».

Se non fosse stato per questo giovane eroe per caso, uno studente di Ingegneria Meccanica al Politecnico di Torino, la storia che stiamo raccontando avrebbe avuto un epilogo molto diverso. Invece, grazie alla sua prontezza di riflessi e al coraggio, la donna – una 60enne della zona – è stata salvata.

Ma in questa storia a lieto fine c’è un’ombra scura, che offusca i pensieri positivi di Nicola. «Quel che mi lascia un certo rammarico – conclude – è che c’erano tanti automobilisti fermi in fila che suonavano il clacson, magari avranno pure chiamato aiuto, ma nessuno si è degnato di intervenire. Se non lo avessi fatto io, che sarebbe successo?». Non vuole essere chiamato eroe, sebbene il suo gesto – e lo ha dimostrato – non è stato da tutti. Eppure Nicola non ci pensa due volte quando chiediamo se lo rifarebbe: «Certo».

Nicola Zannotti sul ponte San Carlo