Jesi-Fabriano

Jesi, No tax zone: domande entro febbraio per accedere alle agevolazioni

L’amministrazione ha confermato i contributi per i nuovi esercizi commerciali o artigianali avviati nel corso del 2021. 25mila euro l’investimento

Una veduta del centro storico di Jesi

JESI – Scade il prossimo 28 febbraio il bando relativo alla “No tax Zone”. 25 mila euro l’investimento complessivo a disposizione dei nuovi esercizi commerciali o artigianali avviati nel corso del 2021. Verranno concessi contributi a compensazione delle imposte comunali da versare nei primi tre anni (tassa rifiuti e canone unico per esposizioni pubblicitarie e occupazioni suolo pubblico). Il contributo è pari a 500 euro l’anno per tre anni, calcolato su una stima di quello che potrebbe essere il gettito locale. Le risorse stanziate dovrebbero essere sufficienti per coprire tutte le domande che verranno correttamente presentate.

I finanziamenti sono riservati alle nuove attività commerciali costituite da ditte individuali, alle società di persone, alle srl anche unipersonali. Relativamente alle imprese artigiane, l’avviso riguarda le attività di produzione di propri beni, compreso l’artigianato artistico e l’artigianato nel settore alimentare (pizzeria, rosticceria, pasta fresca, ecc.). Il punteggio maggiore (60 punti) è attribuito alle attività ubicate in centro o nei borghi storici, nel rispetto dell’obiettivo di favorire le nuove attività di vicinato nei quartieri più datati. Vengono tenute in considerazione con punteggi significativi (15 punti) le attività presentate da donne o giovani fino a 35 anni, ma anche (12 punti) quelle di soggetti disoccupati da almeno 12 mesi.

Frutto di un ampio e articolato confronto con le associazioni del commercio (Confcommercio e Confesercenti), dell’artigianato (Cgia e Cna), dell’industria (Confindustria) e con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, l’iniziativa intende dare un segnale di sostegno a quegli operatori economici che investono in questo particolare momento. Negli ultimi tre anni sono state una trentina le domande ammesse a contributo, di cui 11 riferite alle aperture del 2020 (5 negozi commerciali, 4 locali di ristorazione e somministrazione presenti in centro, 1 vendita di frutta e verdura e 1 pizzeria ubicati in altri quartieri).