JESI – Quando i soccorsi sono arrivati, in via Marconi 9, poco dopo le 10 di questa mattina, 17 maggio, per Massimo Branchesi, 65 anni, titolare dell’impresa di pulizie “Teknopul” di Jesi, non c’era purtroppo più nulla da fare.
Era disteso a letto senza vita. Causa della morte probabilmente un infarto che lo avrebbe colto nel corso della notte o nelle prime ore della mattina.
A lanciare l’allarme il figlio Luca, 38 anni, anche lui della “Teknopul”, la cui sede si trova proprio sotto l’abitazione dove i Vigili del Fuoco sono intervenuti.
Il figlio Luca non riusciva a mettersi in contatto con il padre e quando la preoccupazione ha preso piede ha avvertito i pompieri. La porta dell’appartamento al primo piano era chiusa dall’interno ed è stato necessario, tramite l’autoscala, rompere il vetro di una finestra per riuscire a entrare.
«Avevamo parlato proprio ieri sera – ricorda Luca – e ci eravamo lasciati come sempre alla chiusura, ieri c’era stata una riunione. Mio padre era un grande lavoratore, si dedicava a tempo pieno all’impresa di famiglia, ed era anche un fiero ex bersagliere, un eroe, in questo senso. E anch’io ho indossato il cappello piumato».
Sul posto anche il 118 con ambulanza della Croce Verde e automedica. I sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso.