Jesi-Fabriano

Jesi, il rebus della nuova illuminazione. «In Viale Cavallotti si vede peggio»

Lo sostiene l'ex sindaco Vittorio Massaccesi. «Semi buia la corsia centrale, ristretta la luce sui marciapiedi. Siamo tornati al passato, quando la zona si prestava di notte a avventure poco gradevoli, Ci si pensi, prima di procedere su altri viali»

La nuova illuminazione in viale Cavallotti

JESI – L’effetto della nuova illuminazione pubblica su viale Cavallotti? Peggiorativo rispetto alla situazione precedente. Ad affermarlo e evidenziarlo, è l’ex sindaco Vittorio Massaccesi. «Necessario trovare il modo come rimediare- sostiene Massaccesi- abbiamo peggiorato, non migliorato. Forse vale anche la pena di una riflessione sulla opportunità o meno di sostituire nei viali il giallo con il bianco così freddo».

Vittorio Massaccesi

Ricorda l’ex sindaco: «La precedente illuminazione risale ai tempi dell’amministrazione Polita. Era stata sostituita la precedente data da pali altissimi e tali da illuminare abbondantemente il fogliame della ricca alberatura, ma non gli ampi marciapiedi e la doppia ampia corsia. Così abbiamo avuto una nuova illuminazione gialla con sostegno all’altezza dell’incrocio dei platani, da fare in modo che la luce non fosse più coperta dalle foglie. Ogni punto luce fu dotato non da uno, ma da due globi: uno per l’illuminazione della strada e l’altro per servire i marciapiedi. Dopo le prime settimane, tutti riconobbero che trattavasi di spreco perché le zone interessate venivano super-illuminate. Così si decise di tenere spente le luci verso i due marciapiedi. E tuttavia l’illuminazione risultò sufficiente e gradevole sia per la doppia corsia sia per la pedonale e la ciclabile».

Ora, sostiene Massaccesi: «Con le nuove luci, abbiamo un semi-buio al centro dell’ampia corsia centrale e una illuminazione troppo “ristretta” nei marciapiedi. È da ricordare che, se la precedente illuminazione fu “esagerata” tanto da essere stata limitata, fu dovuto al fatto che, nel passato, la popolazione si era lamentata in quanto i due marciapiedi, di notte, si prestavano ad avventure poco gradevoli, soprattutto per le donne. È storia. Ora siamo tornati a quel periodo con, in più, una eccessiva oscurità al centro della grande arteria». Secondo l’ex sindaco: «In viale come quelli della Vittoria o del Lavoro, sarà bene dare il nuovo impianto solo dopo che i tecnici avranno considerato come insufficiente la nuova illuminazione del viale Cavallotti».

La nuova illuminazione in viale Cavallotti

Non è il primo appunto al lavoro di sostituzione dei vecchi punti luce che viene mosso. Nell’ultimo consiglio fu Silvia Gregori, Forza Italia, a portare all’attenzione i dubbi specie per quanto riguarda i parchi. «È l’occhio che si deve abituare – la risposta dell’assessore ai lavori pubblici Roberto Renzi – ma bisogna chiarire cosa vuol dire passare alla illuminazione a led. Perché questa, a differenza della precedente, è proiettata al suolo, perché poi è quello l’oggetto che va illuminato. A differenza della precedente, a luce diffusa, che in base anche alle normative attuali crea inquinamento luminoso, che è previsto per legge debba essere attenuato. Ovvio che la differenza fra illuminazione proiettata e illuminazione diffusa crea all’occhio delle diversità. È l’occhio che deve abituarsi». Per gli oltre sette mila punti luce da sostituire, le soluzioni sono differenti a seconda della collocazione stradale e nei parchi (forniti da IGuzzini) o fra le emergenze architettoniche del centro (ditta Neri). Ottocento i pali da cambiare e 10 mesi per completare i lavori e cominciare a incassare i frutti economici del risparmio energetico previsto.