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Jesi, nuova scuola al parco del Verziere: la presentazione

Il futuro nuovo polo scolastico per l’infanzia 0-6 anni che dovrà sorgere al parco del Verziere è stato presentato sul posto in un incontro pubblico da amministrazione comunale e tecnici

Jesi, presentazione della nuova scuola al Verziere

JESI – «Tre padiglioni, pensati con colori tenuti: i d ue laterali ospiteranno le sezioni di scuola materna, quello centrale, in verde anche come richiamo alla natura, la scuola dell’infanzia». L’architetto Marco Luigi Oriani, progettista, l’ha raccontato così il futuro nuovo polo scolastico per l’infanzia 0-6 anni che dovrà sorgere al parco del Verziere e presentato sul posto in un incontro pubblico da amministrazione comunale e tecnici. «Dal lato nord del parco – prosegue Oriani – la piazza d’accesso all’edificio scolastico, sul lato sud la messa in rapporto con il parco, uno spazio pubblico aperto alla frequentazione anche in orari differenti da quelli didattici. All’interno abbiamo pensato a percorsi che si aprono e stringono, stimolanti e divertenti per i bambini».

Partiti con la demolizione del rudere dell’ex centro ricetrasmittente dell’Aeronautica, i lavori è previsto si concludano per l’estate del 2025. «Simbolico e bello che qui, al posto di quella che era una struttura militare, sorga una scuola» ha detto Massimo Fabrizi, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Federico II” che una volta completata prenderà in carico la nuova scuola. 

Jesi, presentazione della nuova scuola al Verziere

L’appalto integrato, che riunisce progettazione definitiva, esecutiva e realizzazione dei lavori per il Polo del Verziere è stato affidato al Consorzio Stabile Medil Società Consortile per Azioni, della consorziata esecutrice ditta Gecos e della società Engineering Integrated Bim Project. Poco meno di tre milioni di euro di fondi Pnrr l’investimento. «Questa modalità di presentare i lavori pubblici – dice dell’incontro pubblico il sindaco Lorenzo Fiordelmondo – ci consente di illustrarli alle persone affinché possano capire come cambierà il quartiere dove abitano, permette inoltre di fare domande e visionare i disegni. Questa amministrazione ha compiuto, anche in questo caso, un lavoro di controllo e supervisione sull’opera pubblica perché crediamo fortemente nell’importanza di non imporre dall’alto una scelta che produce cambiamenti importanti nella vita di tutti i giorni».

L’intervento procederà anche a sistemare il parco della Magione. Quanto alla richiesta di sicurezza sulle strade chiesta dai residenti, l’assessora a lavori pubblici e mobilità Valeria Melappioni anticipa: «Penseremo nei prossimi mesi anche a come intervenire e eventualmente modificare la viabilità, in maniera tale da rendere sicure le strade per i pedoni e per tutti i loro utenti. Faremo una riflessione che andrà di pari passo con i tempi di completamento e riapertura di ponte San Carlo».

Scuola al Verziere, la vicenda

È storia che parte da lontano, quella del progetto. Inizialmente, per la realizzazione, si era puntato su un finanziamento di un milione e centomila euro che doveva essere assegnato a Jesi dal Miur tramite l’Inail, annunciato dalla allora amministrazione comunale nel 2018. Ma nelle lungaggini del procedimento burocratico, e nonostante reiterate richieste di informazioni e sollecitazioni da parte del Comune nel corso del tempo, i fondi non sono mai stati erogati da Roma e se ne è persa traccia. L’idea è dunque rimasta a lungo in stallo. Si è allora cambiata strada, candidando il progetto ai finanziabili tramite Pnrr. Nell’autunno 2022, il processo si è rimesso in moto con l’annuncio dato in Consiglio dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo: «Ci è stato assegnato il contributo per un polo scolastico 0-6 anni al Verziere, risorse ottenute grazie ad uno scorrimento di graduatoria. Coglieremo il finanziamento per dare corpo a tutte le iniziative che occorrono per il ruolo importante che dovrà avere la nuova scuola». Si va ancora più indietro per la storia dell’area e dell’ex Crt demolito, struttura legata appunto all’aeroporto di Jesi che cessò di esistere dopo la Seconda guerra mondiale. Nel 1997 il bene fu ceduto al Comune per una cifra – 355 milioni delle vecchie lire -corrispondente al 50% del valore pieno. Un importo ridotto condizionato all’utilizzo pubblico e all’iscrizione al patrimonio indisponibile del Comune. L’Amministrazione comunale stabilì allora di utilizzare l’area scoperta come verde pubblico e l’edificio come centro di aggregazione per le problematiche giovanili gestito dalla Circoscrizione. Ma se le opere previste per il parco sono state eseguite e l’area è stata aperta nel 2000, l’edificio per problemi statici non è mai stato utilizzato.

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