JESI – Sarà il raggruppamento temporaneo impresa costituito da Termostudi S.r.l., Integrated and Sustainable Design S.r.l. e Geo/Tec del Dott. Geol. Stefano Giuliani a progettare i nuovi Casa della Comunità e Ospedale di Comunità di Jesi, finanziati con risorse del Pnrr. Gli incarichi sono stati affidati da Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A.), di cui si è avvalsa a tale scopo l’Asur, alla quale sono ora succedute le Ast territoriali.
Le risorse economiche previste per dare corso alla realizzazione della Casa della Comunità di Jesi ammontano a 1,6 milioni di euro, per l’Ospedale di Comunità a poco meno di 5,7 milioni. Alle due progettazioni destinati rispettivamente poco meno 126mila euro per la Casa della Comunità e 349mila per l’Ospedale di Comunità.
Oggetti degli incarichi la «redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica (PFTE) della Casa della Comunità di Jesi e dell’Ospedale di Comunità di Jesi conformemente alle linee guida del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, secondo le indicazioni riportate nel Documento di Indirizzo alla Progettazione; il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori di entrambi gli interventi; la Direzione, liquidazione, contabilità dei lavori». Le nuove struttura sorgeranno nell’area comunale antistante l’attuale ospedale Carlo Urbani.
Anche di tutto ciò si parlerà giovedì prossimo 23 febbraio nell’annunciato Consiglio comunale aperto dal tema “Ospedale Carlo Urbani e sanità territoriale della Vallesina anche alla luce della nuova riforma”. Lo spunto è nato dai primi incontri dell’Osservatorio sul settore che ha coinvolto operatori e primi cittadini del territorio, riunito dal sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo. Un Consiglio «dove poter illustrare – ha spiegato Fiordelmondo – la situazione presente al Carlo Urbani, nei presidi territoriali, nella gestione della medicina generale e di continuità. Un percorso congiunto, con il pieno coinvolgimento anche della componente socio-assistenziale, per mettere nelle condizioni il Consiglio comunale di Jesi di poter assolvere al proprio ruolo di indirizzo su un tema centrale per il nostro territorio che supera ovviamente i confini comunali».