Jesi-Fabriano

Nuovo parcheggio in via Paladini, il Pd protesta

Il Partito Democratico di Jesi contesta la scelta dell'amministrazione di realizzare un'area di sosta nelle vicinanze del liceo Scientifico per agevolare l'utilizzo delle biciclette nella pista ciclabile che sorgerà in zona

La minoranza in consiglio comunale a Jesi
La minoranza in consiglio comunale a Jesi

JESI – «Ma si può fare un parcheggio scambiatore auto/bici nell’area verde di Via Paladini di 40 posti e poi aspettarsi di far prendere le bicilette alle persone per accompagnare gli alunni a scuola per tutti questi istituti: Rodari, Cappannini, Sbriscia, Liceo scientifico, Cuppari e Nuova Lorenzini?. È quanto si chiede il Pd alla luce del progetto presentato dall’assessorato all’ambiente per intercettare fondi ministeriali (leggi l’articolo), illustrato a grandi linee la scorsa settimana in consiglio comunale.

«Sicuramente c’è più di una cosa da rivedere nella progettazione della mobilità casa-scuola, approvata nell’ultimo Consiglio Comunale, affinché il progetto possa raggiungere la finalità di diminuire il traffico auto, per favorire forme di mobilità alternativa. Inoltre è altrettanto evidente che va chiarita meglio la figura del Mobility Manager, che il Comune intende introdurre – evidenzia il Partito Democratico, all’opposizione del sindaco Massimo Bacci -. Tali rilievi sono stati espressi da noi in aula votando favorevolmente questa pratica, ma soltanto perché si tratta di un progetto di area vasta sovraccomunale (Jesi-Falconara-Chiaravalle-Monsano-Maiolati-Agugliano-Polverigi), elemento questo che abbiamo sempre definito essenziale per chi deve condurre un’Amministrazione Comunale. Al contrario preoccupa come la Giunta Bacci sembra non avere un progetto complessivo per la città sulla mobilità. Si partecipa ai vari bandi per prendere dei contributi, ma non c’è ancora – dopo cinque anni – una cornice generale, con il rischio di avere interventi disorganici tra di loro. Come si andrà a conciliare questi interventi sulle piste ciclabili, se ancora manca un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile?».

Gli esponenti di minoranza puntano il dito contro le scelte viabilistiche della giunta in carica. «Se pensiamo agli ultimi interventi sul traffico in questa città rivelatisi nei fatti perfino deleteri, dobbiamo addirittura risalire all’Assessore Garofoli con le famigerate modifiche alla viabilità nella parte alta del Corso, dopodiché non è stato proposto più niente – osserva ancora il Pd -. Poco o niente si prevede per migliorare la sicurezza e la fluidità del traffico veicolare che, ancorché eccessivo e in prospettiva da ridurre, resta oggi un elemento indispensabile per la mobilità individuale, soprattutto per i settori produttivi. Ci auguriamo che questa Amministrazione Comunale voglia ritornare a progettare la mobilità nel suo complesso in maniera organica, di certo il Pd non si sottrarrà al confronto ed al proprio contributo su queste tematiche così importanti».

Sulle questioni ambientali interviene anche Jesi in Comune: «In occasione dell’ultimo consiglio comunale abbiamo chiesto con un’interpellanza di conoscere come è stata applicata la legge 10/2013 che riguarda la tutela del verde pubblico. Risposta: dal 2014 (quando era stata presentata un’interpellanza simile dai 5 stelle) niente contabilità ambientale e niente trasparenza sull’abbattimento delle alberature pubbliche, come invece impone la legge; inoltre per ogni bambino che nasce o viene adottato il Comune dovrebbe mettere a dimora un albero e comunicarlo ai genitori, ma nulla del genere viene più fatto, come invece in passato. Non c’è un’area adatta, la giustificazione. Anni addietro si è lavorato parecchio agli Orti Pace, all’Antistadio, al Parco Mattei,ma da diverso tempo a questa parte sul verde urbano e suburbano non c’è più nulla di organico né una politica attenta. Come dimostrano i Cordai, via Pergolesi, via Erbarella. Gli alberi sono un impiccio».