JESI – Nel Salone d’Onore del Coni di Roma, ad omaggiare l’indimenticata figura di Italo Giuliani in occasione della consegna alla sua memoria del Serto di Alloro al merito sportivo “per meriti eccezionali”, c’era il gotha dello sport italiano: il presidente del Coni stesso, Giovanni Malagò, i presidenti del Comitato paralimpico, Luca Pancalli, e di Sport e Salute, Vito Cozzoli, soprattutto la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport, la jesina Valentina Vezzali. C’erano tutti ed è giusto così perché Italo, scomparso nel marzo di un anno fa a 74 anni – pochi mesi dopo la tragica vicenda che l’aveva visto essere aggredito e ferito in casa propria assieme alla moglie Fiorella, che perse la vita – alla Polisportiva Libertas Jesi, di cui è stato per 40 anni presidentissimo, anima e corpo, e allo sport di giovani e giovanissimo aveva dedicato l’esistenza.
Un impegno riconosciuto già in vita dalle Stelle di bronzo e d’argento ricevute dal Coni. E ora dalla massima onorificenza riconosciuta dal Centro Nazionale Sportivo Libertas, ritirata a Roma dalle mani del presidente Andrea Pantano e di Valentina Vezzali, dalla figlia di Italo, Tiziana Giuliani, accompagnata dall’attuale presidente Libertas Jesi, Marco Porcarelli.
«Sono sicura – dice Tiziana – che tu da lassù ne sarai stato felice e orgoglioso, come so che ci avrai guardato sorridente ed emozionato, proprio come lo sono stata io nel ritirare per te il premio. Una vita intera, la tua, dedicata allo sport e ai giovani e un’ulteriore conferma di come il tuo impegno sia stato oggetto di stima a tutti i livelli. Manchi tanto a tutti!». E nella serata di venerdì scorso al PalaTriccoli la tradizionale serata del saggio di fine anno della ginnastica artistica Libertas, la prima dopo 40 anni senza Italo, è stata un poco più dolce.