JESI- Un normale controllo sul corretto smaltimento di oli minerali e di batterie esauste in un’autofficina di Jesi, si trasforma in una maxi operazione antidroga. È successo ieri – giovedì 14 gennaio – in città.
I Carabinieri della Compagnia di Jesi e del Nucleo Operativo Ecologico di Ancona si erano recati presso un’autofficina alla periferia della città per verificare il rispetto delle normative ambientali in relazione alla gestione degli olii minerali e delle batterie esauste, nonché del rispetto della normativa per il contenimento del Covid-19. Durante l’accertamento però, l’attenzione dei militari è stata attirata da un forte odore acre, proveniente da un confinante magazzino abbandonato posto in un seminterrato.
Quell’odore poteva essere riconducibile alla possibile presenza di marijuana, ma per essere avvertito così nitidamente, doveva essere certamente un bel quantitativo. A quel punto, dallo smaltimento dei rifiuti nell’officina si è passati a scandagliare un altro filone investigativo, quello della detenzione illegale di stupefacenti nel locale adiacente, apparentemente abbandonato e la cui proprietà non sarebbe riconducibile ai titolari dell’autofficina.
I Carabinieri quindi, dopo aver avuto accesso al locale, hanno scoperto una vera e propria piantagione indoor di marijuana perfettamente organizzata e allestita in un locale in cui erano presenti lampade, essiccatoio, impianti di irrigazione e tutto il necessario per la crescita e l’essiccazione delle piantine di marijuana. La perquisizione del locale ha così consentito di rinvenire e sequestrare ben 1.255 piante di marijuana di diversa altezza e tipologia, alcune alte anche due metri e mezzo di “cannabis sativa” e altre, più piccole, di appena un metro e mezzo di “cannabis indica”.
C’erano anche 8 chili di marijuana già essiccata, imbustata e pronta per la vendita; circa 800 grammi di cocaina e un’ingente somma di denaro (oltre 100.000 euro) in contanti in banconote di diverso taglio. Rivenuta anche una pistola calibro 6.35 clandestina con 7 colpi, la matricola non era abrasa pertanto i carabinieri stanno cercando di risalire alla sua provenienza. Sono in corso accertamenti anche per verificare i materiali utilizzatori del locale e della serra clandestina. Le piantine, il denaro e la droga sono stati sequestrati. Sono in corso le indagini.