Jesi-Fabriano

Jesi, opposizioni civiche all’attacco sul caso Tesei: «Turpiloquio social e silente sulle sue deleghe: chieda scusa»

Nel mirino di Jesiamo, Per Jesi, Patto per Jesi l'assessore ad Ambiente e Turismo dopo esternazioni e toni usati su piscina comunale, isole ecologiche automatiche e altro ancora. «Dal sindaco Fiordelmondo nessuna presa di distanza»

Da sinistra Matteo Sorana, Marialuisa Quaglieri, Giancarlo Catani, Daniele Massaccesi, Tommaso Cioncolini

JESI – Opposizioni civiche – Jesiamo, Per Jesi, Patto per Jesi – unite contro l’assessore ad ambiente e turismo Alessandro Tesei. Lo spunto, il post social polemico e dai toni a dir poco ruvidi con cui Tesei ha aperto l’anno, sparando ad alzo zero su questioni vecchie e nuove a cavallo tra passata e attuale amministrazione comunale, dalla piscina comunale alle isole ecologiche automatiche per la raccolta differenziata in centro. E nel mirino delle civiche finiscono allora forma – «in democrazia la forma è sostanza e chi ricopre certe cariche deve rispettarla» dice Tommaso Cioncolini (Jesiamo) – contenuto dell’attività di assessore di Tesei – «ad oggi da lui né risposte né fatti concreti quanto alle sue importanti deleghe» – e la mancata presa di distanza da parte del sindaco Lorenzo Fiordelmondo. «E chi non prende le distanze, si macchia della stessa colpa» rimarca Cioncolini.

In conferenza stampa si riuniscono per il caso Tesei i consiglieri Matteo Sorana (Per Jesi), Giancarlo Catani (Patto per Jesi), Cioncolini e Marialuisa Quaglieri (Jesiamo) e l’attuale presidente di Jesiamo e già presidente del Consiglio comunale Daniele Massaccesi. Non è escluso che ne possa uscire anche la richiesta di dimissioni dell’assessore, magari con un atto da formalizzare nel prossimo Consiglio comunale di gennaio. «Ma il problema – dice Massaccesi – non sono le dimissioni ma la mancanza di scuse e di chiarimenti, da parte di Tesei e del sindaco. Dire almeno “ho sbagliato, chiedo scusa” sarebbe apprezzabile».

Caso Tesei, il post

Nel suo post social, Tesei prendeva spunto dalla partecipazione istituzionale, in sostituzione del vice sindaco e assessore con delega allo sport Samuele Animali, alla premiazione del Trofeo “Città di Jesi” di pallanuoto organizzato dalla Jesina Pallanuoto alla piscina di Senigallia. Il nodo è noto: dopo la riqualificazione della piscina comunale di Jesi varata dalla precedente amministrazione comunale, nell’impianto di via del Molino la pallanuoto – che già per le gare ufficiali della prima squadra deve da sempre spostarsi in strutture fuori città – non restare “in casa” neppure più per allenamenti e partite giovanili. La vasca, così come rifatta nel project financing col privato che ha ottenuto in gestione l’impianto, non è più abbastanza profonda. E Tesei spiega così, e senza censure nei termini più forti utilizzati, nel suo post: «Qualche anno fa, quando ci fu la ristrutturazione, chi doveva vigilare affinché ci potesse essere una vasca adatta a praticare anche questo sport, probabilmente stava facendo altro. E non solo lui, ma molti di quelli che pontificano, lodandosi e credendosi migliori di chi c’è oggi. Guarda caso questa della piscina è solo l’ennesima delle tante stro…te piccole o grandi che piano piano vengono a galla e che dimostrano una gestione quando va bene superficiale, in altri casi proprio alla c…di cane. E molte di quelle valutazioni forse sciocche o poco approfondite, si sono tramutate in eredità da gestire da chi ora è chiamato a governare questa città. Non parliamo della fontana o del cascamificio che non finiremmo più…ma anche la piscina è una di queste, e i famosi cassonetti elettronici su cui avete anche il coraggio di parlare, un’altra. Posso garantirvi che la gestiremo, molto meglio di come voi la avete (non) pensata. Le cose necessitano di pensiero e tempo, vanno capite e studiate. Perché se le fai senza approfondire e male, poi devi tamponare in emergenza. Per lo meno abbiate la decenza di stare in silenzio, voi e i vostri pagliacci da assalto».

Caso Tesei, le opposizioni

Jesiamo, Per Jesi, Patto per Jesi attaccano «l’ennesimo turpiloquio dell’Assessore. Non c’era ombra di dubbio che il Sindaco Fiordelmondo non proferisse parola, non prendendo di conseguenza le distanze. Speravamo in un Sindaco forte ed autorevole, un Sindaco che rappresentasse tutti, che volesse essere per sua stessa ammissione il Sindaco di tutti, nessuno escluso. Non lo sarà mai. Le minoranze, soprattutto quelle politiche potranno continuare ad essere sbeffeggiate ed insultate perché questa è la democrazia, questo è il confrontarsi inteso da questa amministrazione: definire volgarmente l’avversario. Poi si farà un giro nelle scuole, due belle parole ad alunni ed alunne e l’ipocrisia sarà servita. Apparire o non apparire, questo è il dilemma. Le forze di opposizione lo considerano un atto grave quanto offensivo delle istituzioni cittadine».

Offese che per le civiche riguardano «non solo i “politici” ma anche i tecnici (dipendenti e Dirigenti Comunali) che a certi piani e progetti della precedente Amministrazione hanno lavorato, e che sono stati così aspramente criticati da Tesei». Quanto ai toni, Sorana evidenzia: “È accaduto che il presidente del Consiglio comunale Luca Polita respingesse attiva che avevamo presentato ritenendone i termini provocatori ma non prende le distanze da quelli usati da Tesei. Due pesi e due misure». E per Quaglieri: «Basta dare la colpa alla precedente amministrazione, ora è l’attuale a doverci mostrare cosa fa, con obiettivo di tutti il bene della città».

Caso Tesei, le critiche

Sui contenuti della contesa, l’opposizione annuncia quanto alla piscina la «richiesta di convocare una Commissione ad hoc per chiarire, nell’interesse della cittadinanza e degli operatori coinvolti, quale fosse la gestione prima dell’avvento della Giunta Bacci e quali le decisioni intraprese dalla stessa per l’impianto sportivo cittadino». Dice Cioncolini: «Sarebbero serviti oltre 3 milioni di euro per un impianto adeguato alla pallanuoto, cifre insostenibili e che non c’erano quando, peraltro, la stessa attività può essere svolta ad appena 10 chilometri da qui nella piscina di Moie di Maiolati». E sulle deleghe di Tesei e le nuove isole ecologiche comparse fra le polemiche anche nella parte più in vista del centro fra Corso Matteotti e zone adiacenti (percorso avviato dalla precedente amministrazione che aveva stabilito allora anche la collocazione attuale delle isole), «chi conferma e non modifica anche una scelta presa da altri se ne assume la responsabilità – dice Sorana – una decisione, se sbagliata, si può cambiare ma spetta a chi amministra farlo».

E sul turismo, «nulla è stato fatto in termini di accoglienza – dice Catani – né eventi, pensiamo al Natale per il quale città vicine hanno speso molto di più, né coinvolgimento. E l’impatto delle enormi nuove isole ecologiche non è certo un bell’accogliere chi arriva».

Per Massaccesi: «Tesei silente su ciò che sarebbe di sua competenza, come la questione Ata rifiuti e prossimo gestore unico».