Jesi-Fabriano

Jesi, “Pagine di libertà”: Amnesty International si racconta a Palazzo della Signoria

Nei venerdì di 23 e 30 giugno la presentazione del Rapporto Annuale da parte del portavoce della Sezione Italiana Riccardo Noury e il dialogo con Antonio Marchesi, docente di Diritto e Protezione internazionale dei diritti umani

Piazza Colocci e palazzo della Signoria, sede della Biblioteca Planettiana

JESI – Si svolgerà venerdì 23 e venerdì 30 giugno alle 18,30, nel cortile del Palazzo della Signoria ,la rassegna “Pagine di libertà” organizzata dall’antenna Jesi di Amnesty International con il Patrocinio del Comune di Jesi nell’ambito di Jesi Estate.

Il primo appuntamento prevede la presentazione del Rapporto Annuale di Amnesty International da parte del portavoce della Sezione Italiana dell’associazione Riccardo Noury. Il volume è il risultato dell’ampia e approfondita attività di ricerca che Amnesty International svolge ogni anno per documentare le violazioni dei diritti umani nel mondo e la base della sua mobilitazione per proteggere le singole vittime e promuovere un sistema più efficace di difesa delle libertà fondamentali a tutti i livelli.

Venerdì 30 giugno accoglieremo invece Antonio Marchesi, docente di Diritto internazionale e Protezione internazionale dei diritti umani, già presidente di Amnesty Italia, che presenterà il suo libro Amnesty International in Italia. La pubblicazione ripercorre le vicende della Sezione Italiana nell’ambito più ampio della storia dell’associazione e di tutto il movimento popolare per i diritti umani.

L’iniziativa vuole essere, per gli attivisti dell’associazione, un momento di approfondimento e confronto sull’identità e la strategia di Amnesty International, finalizzata ad una più consapevole partecipazione ai processi democratici interni che ne caratterizzano ogni scelta, e, per la cittadinanza, l’opportunità di comprendere perché i diritti umani non possono e non devono essere lasciati alla volontà dei governi e delle organizzazioni intergovernative, ma necessitano della vigilanza e della mobilitazione di un’opinione pubblica informata e sensibile.

© riproduzione riservata