JESI – Occhio al vostro cane. Se fa pipì per strada occorre ripulire. Mano alla bottiglietta dell’acqua, perciò. Altrimenti si potrà incappare in una sanzione che arriva a 50 euro. E a Jesi sono 8.500 i cani registrati all’anagrafe canina.
Non è che una delle “voci” che fanno parte della campagna di sensibilizzazione del Comune relativa al decoro urbano.
Perché non ci sono solo i cani – e i loro proprietari – che debbono attenersi alle regole, ma anche noi cittadini quando “sbadatamente” gettiamo un pezzo di carta o una cicca di sigaretta a terra.
«La città è casa di tutti – afferma l’assessore all’ambiente Cinzia Napolitano – e va rispettata come si fa in casa propria».
La Polizia Locale poteva già intervenire in queste situazioni ma tra poco, in virtù di una convenzione con Legambiente, relativamente al “controllo” delle buone maniere degli animali e del loro benessere, ci sarà anche il supporto delle guardie zoofile, rappresentate nel corso della presentazione in Comune della campagna, da Monica Pierella e Lara Secchiaroli.
Saranno monitorate soprattutto le zone centrali della città, ma anche laddove ce ne sia bisogno, due volte a settimana: una coppia di guardie zoofile non in divisa. Controlleranno che non ci siano deiezioni che non vengano raccolte, la mancata pulizia dopo la pipì, il benessere e la detenzione dell’animale. Inoltre anche le zone dove ci sono colonie di gatti.
Il compito è quello soprattutto di informare ed educare, la prevenzione, ma saranno anche autorizzate a emettere sanzioni, in base a una prossima ordinanza. La legge regionale, ad esempio, per chi detiene un cane a catena prevede una sanzione di 400 euro, per l’omissione di scomparsa, 250 euro, per le deiezioni non raccolte, 50. Vedremo se anche Jesi si uniformerà su questa linea.