JESI – Il Parco del Ventaglio ha ospitato ieri, 25 marzo, la dodicesima edizione della “Passione e morte di Gesù“, «la sacra rappresentazione di una storia vera» ha poi detto in chiusura il vescovo, don Gerardo Rocconi, intervenuto per gli auguri pasquali ai molti che avevano assistito e a tutti i protagonisti dell’evento, circa 150 tra figuranti e tecnici.
«Se vogliamo che questo mondo si rinnovi nella pace – ha sostenuto – dobbiamo seguire i suoi passi, quelli del risorto».
Narrazione incalzante, circa un’ora e mezzo tra voci, luci, volti, personaggi, musiche, che hanno dato corpo al Vangelo di Marco.
La chiusura affidata, dopo le tre crocifissioni, ad Aurelio Scalabroni il quale ha recitato una sua poesia, “Disma, il primo dei redenti“, Disma, il buon ladrone crocifisso alla destra di Gesù, Disma che si guadagnò il paradiso in un istante di fede.
«Ogni anno sempre meglio – il parere del regista Giorgio Massera -, sono soddisfatto, siamo tutti soddisfatti».
L’associazione culturale dell’Arco, che cura tutta l’organizzazione, ancora una volta ha saputo interpretare al meglio questo evento particolare, sempre coinvolgente e molto partecipato.