JESI- Hanno agito in due, ragazze ben vestite e curatissime, apparentemente delle clienti a caccia dello sconto sul profumo preferito. Invece erano due rom, ventenni, che hanno tentato di rubare dei profumi e quando l’addetta alle vendite se n’è accorta, non hanno esitato a colpirla ferocemente con una raffica di calci e pugni.
È successo nei giorni scorsi alla profumeria “Douglas”, dentro alla galleria del Centro Commerciale La Fornace. Il punto vendita, prossimo alla chiusura, sta effettuando sconti su tutta la merce e con quel pretesto, le due complici si sono introdotte alle 12,30 quando è rimasta al lavoro solo una delle addette alle vendite. Dapprima con gentilezza hanno chiesto date e motivi della chiusura, poi si sono dirette verso gli scaffali fingendosi interessate all’acquisto di profumi in promozione. In realtà, convinte di non essere notate, hanno staccato l’antitaccheggio da tre flaconi di profumi di note griffe, usati come tester. Li hanno infilati in una borsa ampia e si sono dirette verso l’uscita.
All’alt intimato dalla venditrice che ha detto di aver visto il furto, è scattata la violenza. Le due l’hanno aggredita con calci e pugni, scaraventandola a terra e continuando a colpirla. Poi sono fuggite, lasciandola spaventata e dolorante sul pavimento. Si sono accorti il direttore e il vice del supermercato di fronte, che hanno chiamato il 112 e soccorso la dipendente ferita. Sono intervenuti i Carabinieri del Norm della Compagnia di Jesi e una Volante del Commissariato.
I militari sono riusciti a bloccare una delle due rom all’esterno del centro commerciale, l’altra si è dileguata con la refurtiva. Quando l’addetta alle vendite l’ha riconosciuta, indicandola come una delle due rapinatrici, quella si è divincolata e l’ha colpita di nuovo, attaccandola anche con insulti e minacce. La rapinatrice è stata accompagnata alla caserma di corso Matteotti per l’identificazione e per espletare le formalità di rito. I Carabinieri hanno proceduto nei suoi confronti segnalando la condotta delle responsabili del furto all’autorità giudiziaria di Ancona alla quale dovranno rendere conto.