Jesi-Fabriano

Jesi, Pd all’attacco sul San Carlo: «Che aspettava la Giunta a dire che mancano i fondi?»

Il segretario dem Stefano Bornigia: «Si attendono ancora le risorse della Regione, stanziate all'epoca dal Pd. Non lo si diceva perchè ora governa la destra? La collateralità con la maggioranza non porta bene»

Il progetto del nuovo Ponte San Carlo

JESI – «Giunta inadeguata. La costruzione del nuovo ponte San Carlo è in netto ritardo e, dopo i numerosi solleciti da più parti, il Sindaco annuncia che mancano i fondi da parte della Regione. Che aspettava a dirlo? Aspettava perché adesso in Regione governa la destra?». È l’affondo del Pd di Jesi, con il segretario Stefano Bornigia, dopo quanto riferito in Consiglio dal sindaco Massimo Bacci.

«Il Partito Democratico di Jesi – dice Bornigia– fin dall’insorgere dei problemi strutturali al ponte si è attivato sollecitando la Regione, allora da noi governata, per riuscire a reperire le risorse necessarie. Abbiamo coinvolto tutti i nostri rappresentati e alla fine sono stati stanziati milioni di euro, che, sommati alle risorse della Provincia – sempre a guida PD – garantiscono la copertura quasi completa dei costi. Oggi sentirci dire che tutto è bloccato ci sconcerta, anche perché non si comprende come mai, da diversi mesi dall’insediamento della nuova giunta regionale, ancora non si sia sbloccata la situazione».

Evidenziano i dem: «Ad oggi l’unica certezza sono finanziamenti messi a disposizione dalla Giunta a guida Partito Democratico. Ci auguriamo la situazione si sblocchi al più presto, anche se il collateralismo di questa maggioranza con la destra in Regione non sta portando bene».

Il Pd punta poi il dito contro la «variazione di bilancio che ha portato un investimento di ben 160 mila euro per la realizzazione delle piste ciclabili nell’asse sud. Sono importanti ma non certo realizzate in questo modo, verniciando di verde il bordo stradale, rendendole poco sicure e praticabili. Inoltre sul regolamento sui beni comuni da più parti si chiedeva un momento di ripensamento e di approfondimento, non c’è stata nessuna disponibilità e il regolamento è stato approvato a dispetto di tutte le richieste di condivisione vera con tutta la città. Dopo il Consiglio, vediamo in piazza l’obelisco della fontana di nuovo con ponteggi e coperture e non possiamo fare altro che notare come si stanno eseguendo i lavori con approssimazione».