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Jesi, perplessità sui lavori di Corso Matteotti: «Negozi messi a dura prova»

Samuele Animali di Jesi in Comune manifesta dubbi sulle tempistiche e teme forti disagi per gli operatori commerciali del centro storico

JESI – Partirà in primavera il grande cantiere di corso Matteotti. Oltre 3,6 milioni di euro l’investimento complessivo, quattordici mesi – imprevisti permettendo – per completare i lavori. Via i marciapiedi e l’asfalto, ma niente illuminazione per il momento (verrà installata in una fase successiva), né arredo. Un’opera impegnativa, che causerà ovviamente qualche disagio.

A manifestare dubbi è Samuele Animali di Jesi in Comune.  «Dopo due anni di cantiere in piazza Pergolesi, i lavori del Corso rischiano di scatenare la tempesta perfetta – chiosa il consigliere di minoranza -. Mettiamoci che l’amministrazione ha gettato la spugna sulla movida, che non sembra voler mettere mano all’idea di rendere più fruibile il parco del Vallato (e dunque il parcheggio Zannoni), che intende mettere a pagamento le Conce (cui seguiranno necessariamente i due parcheggi del Torrione, coperto e scoperto): significa dire che ci vediamo con un centro più bello, ma fra tre anni, nella speranza che nel frattempo qualcosa si sia salvato dalla desertificazione. Beninteso, quei lavori sono oppurtuni, come attesta il fatto che il progetto risale a vent’anni fa, ben prima dell’avvento di Bacci, che è in sella da più di sette anni senza aver mosso paglia. Qual è però la ragione per cui si è deciso di procedere proprio ora? L’ha detto Bacci in Consiglio comunale: rispettare il programma di mandato. Che tradotto in italiano significa che quando inzierà la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale (previsto per il 2022) non ci si può far trovare con le braghe calate (cioè con gli scavi aperti). Molto meglio poter spendere una bella inaugurazione. Considerati i ritardi endemici che caratterizzano i lavori portati avanti da questa amministrazione, dunque, ci stiamo giusti giusti coi tempi».

A detta di Animali, perciò, «questo significa scegliere di mettere ancora a dura prova le attività di corso Matteotti (e l’affezione dei cittadini per lo shopping e la “vasca” in centro) e anche dover finanziare l’opera per due milioni e mezzo completamente a carico del Comune, senza cercare il co-finanziamento di altre istituzioni (come invece era successo per piazza Pergolesi, prima delle giunte Bacci in verità, come ha più volte sottolineato l’attuale Sindaco quando si trattava di “scaricare” le perplessità relative allo spostamento della statua). Ovvero a carico delle prossime amministrazioni, che dovranno restituire il mutuo che si va ad accendere».

Pur riconoscendo la necessità di rifare presto la pavimentazione del Corso per valorizzare il centro, specifica sempre Jesi in Comune, «in consiglio comunale abbiamo detto che le risorse andrebbero in questo momento concentrate sul rifacimento del ponte san Carlo, visto che quando arriverà l’auspicato aiuto di governo o regione, comunque si dovranno improntare immediatamente ulteriori fondi per finanziare una parte dei lavori. La proposta è: visto che abbiamo aspettato tanto, mese più, mese meno, vale la pena di dare la precedenza a un’opera più urgente».