Jesi-Fabriano

Jesi, Piano antenne per la telefonia mobile: ecco dove potrebbero essere installate

Ad elencarli in commissione i tecnici di Eh Fields, società privata specializzata cui l’amministrazione ha affidato il compito di consulenza per la revisione del Piano. «I cambiamenti della normativa hanno inserito gli impianti tra le infrastrutture primarie. Meglio governare la questione»

L'antenna già presente tra palaTriccoli e Cardinaletti
L'antenna già presente tra palaTriccoli e Cardinaletti

JESI – Piano per regolamentare l’installazione di antenne per la telefonia mobile, in Commissione il punto sui potenziali nuovi siti dove indirizzare le richieste degli operatori. Sono quattro per la copertura del centro urbano, dove ne erano stati richiesti 8: Campo Boario, parcheggio Zannoni, stadio Carotti, centro commerciale Arcobaleno. Tre in zona industriale, dove 5 ne sono richiesti: via Latini, via Silone, l’incrocio tra via Pieralisi e via Marx. Quindi i pressi dell’ospedale Urbani. Si parla poi del campo da rugby per la zona Minonna e del campo da calcio in disuso a Mazzangrugno. I siti indicati sono al momento ipotesi che potrebbero, come no, ospitare nuovi impianti. A Castelrosino, operatori in dubbio tra zone che ricadono nel Comune di Jesi o sotto quello di Santa Maria Nuova.

Ad elencarli in commissione gli ingegneri Gino Baldi e Sandro Marchetti di Eh Fields, società privata specializzata cui l’amministrazione ha affidato il compito di consulenza per la revisione del Piano.

«I cambiamenti della normativa – dicono il sindaco Lorenzo Fiordelmondo e l’assessore all’ambiente Alessandro Tesei – hanno inserito gli impianti tra le infrastrutture primarie e hanno aumentato da 6 a 15 volt metro i limiti di emissione elettromagnetica. Meglio governare la questione, in contraddittorio con gli operatori che potrebbero altrimenti procedere in maniera autonoma, indirizzandola verso lo stretto necessario e un equilibrio».

«Anche nel caso in cui tutti i siti fossero tutti sfruttati – affermano gli ingegneri Baldi e Marchetti – sommati non supererebbero emissioni elettromagnetiche superiori al vecchio e più conservativo limite di 6 volt metro».

Il Piano di rete cittadino è stato rivisto l’ultima volta nel 2019 ma allora confermò le 15 postazioni già indicate nella precedente versione del 2016, senza aggiungerne altre. Di queste, quattro le aree mai utilizzate e per le quali non erano state avanzate richieste: all’altezza della rotatoria Jesi Ovest, in via Latini nella zona industriale, al parcheggio del centro commerciale Arcobaleno e all’acquedotto Multiservizi in via Agraria. Già sfruttate, anche con più di una installazione, le due aree di Corso Matteotti e quelle al PalaTriccoli e in via Giani, via Montegranale, via Cannuccia, viale dell’Industria, via Santi, Piazzale divertimenti, cimitero e parcheggio scambiatore di via Polo. Nel Piano, oltre al censimento degli impianti presenti e dei valori di impatto elettromagnetico con evidenziazione di eventuali criticità, i calcoli di impatto per le nuove soluzioni anche in funzione delle Aree sensibili (asili, scuole, ospedali, case di cura e di riposo, strutture socioassistenziali, parchi).