ANCONA – «Va bene il confronto con l’azienda, ma la Regione Marche, e in particolare l’assessore Aguzzi, prima di lasciarsi andare ad apprezzamenti intempestivi nei confronti della dirigenza dell’Imr, farebbero meglio a valutare in maniera più approfondita gli scenari che si stanno delineando, sempre più foschi dopo la richiesta di una proroga della cassa integrazione fino al 24 maggio. Auspico che l’incontro richiesto da Aguzzi si svolga in tempi brevi, ma l’assessore deve assumere immediatamente una posizione estremamente chiara e netta: qualora ci fosse l’intenzione di cambiare il piano industriale, la Regione Marche ha il dovere di pretendere sia dal Ministero della Sviluppo economico, garante dell’accordo siglato dalle parti sociali, sia dalla stessa azienda, il previsto reinserimento di tutti i dipendenti. Ogni proposta per dare una soluzione positiva e accettabile alla vertenza in corso, infatti, non può prescindere da questo fattore».
A dirlo è la consigliera regionale del Partito Democratico Manuela Bora, che sulla questione ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale per conoscere la sua posizione in merito alla vertenza in corso e capire quali investimenti sono previsti per lo stabilimento jesino.
«In uno scenario di crisi industriali che coinvolge e travolge contemporaneamente la nostra Regione e in particolare la provincia di Ancona con le vertenze Giano – Fedrigoni, Beko, Electrolux e Moncaro – afferma Bora – la notizia della messa in discussione del piano aziendale Imr deve essere motivo di grande attenzione e interesse da parte della politica e delle istituzioni».