JESI – Scintille sui conti. L’attacco di Andrea Binci del Pd, che ha stigmatizzato la perdita di bilancio di oltre un milione di euro, non è passata affatto inosservata in piazza Indipendenza. Tempo un giorno e il sindaco Massimo Bacci, dopo aver replicato in consiglio comunale, torna sulla vicenda.
«Il bilancio del Comune di Jesi, così come certificato dai revisori dei conti e come ampiamente illustrato in aula consiliare – spiega il sindaco Bacci -, è perfettamente a posto e addirittura avrebbe potuto chiudere con un avanzo di 5,7 milioni di euro se non ci fosse stato l’obbligo degli accantonamenti imposti dallo Stato agli enti locali. Tra l’altro è un bilancio che registra una ulteriore significativa riduzione dell’indebitamento che è ai livelli in assoluto tra più bassi nei Comuni di simili dimensioni, fatto questo che ha ridotto la rata mutuo annuale a livelli di massima tranquillità».
Ecco, quindi, l’attacco alla minoranza. «Attaccarsi, come fa il consigliere Binci, ad un tecnicismo sul bilancio consolidato che richiama la contabilità privatistica rispetto alla contabilità pubblica, significa o non conoscere i principi di finanza di un Comune o strumentalizzare l’intera questione. Qualunque sia la verità, lo invitiamo a recarsi a parlare con il dirigente dell’Area Servizi Finanziari che ancora una volta avrà modo di spiegargli come stanno le cose. E magari prenderà atto che, rispetto ai tempi di pre-dissesto finanzario in cui questa Amministrazione nel suo primo mandato ha trovato il Comune di Jesi, la contabilità del nostro ente è oggi assolutamente invidiabile».
A tale proposito, l’amministrazione ricorda che «l’Osservatorio sui conti pubblici italiani diretto dall’economista Carlo Cottarelli, ha inserito il Comune di Jesi tra i primi in Italia per efficienza e di gran lunga il migliore delle Marche, sulla base di uno studio analitico che prende in considerazione da un lato la spesa dell’Amministrazione comunale e dall’altro i servizi offerti alla comunità». In consiglio comunale, giovedì scorso, vi erano stati attriti tra Binci e Bacci.
«Penso che dal dirigente dei servizi finanziari ci dovrebbe andare qualcun’altro – la secca replica di Binci – visto che approvano un bilancio consolidato e nemmeno si rendono conto che è in perdita. Per non parlare dei mutui accesi appena il governo gli ha dato la possibilità di farlo».
Insomma, la diatriba continua…