JESI – Da lunedì 6 novembre saranno avviate le attività per la demolizione del ponte San Carlo e, pertanto, a far data da tale giorno, sarà attuata l’interdizione totale al transito veicolare anche ai mezzi di soccorso e delle forze dell’ordine, a cui è già pervenuta la relativa comunicazione. Lo rende noto il Comune.
Come interventi propedeutici, la ditta a cui è stata affidata l’opera procederà con le lavorazioni necessarie a rimuovere le attrezzature presenti, in stretta interferenza con l’impalcato esistente e allo stesso tempo saranno completati i lavori per la posa a terra dei sottoservizi, in precedenza agganciati al ponte stesso.
«Come avevo anticipato durante l’ultimo Consiglio comunale nell’illustrare l’iter amministrativo in corso – ha sottolineato il sindaco Lorenzo Fiordelmondo – si entra nel vivo dei lavori. L’Amministrazione comunale continuerà a monitorare giorno dopo giorno l’andamento del cantiere, ben consapevole dell’importanza del rispetto dei tempi previsti per il suo completamento. Assicurerà una presenza puntuale nel territorio, in particolare a Minonna dove vi è il presidio comunale, per rispondere ad ogni esigenza e fornire tutte le informazioni utili. Da parte mia, come già fatto in questi primi due mesi, sarò nel quartiere con costante periodicità ogni settimana, sia per verificare da vicino l’andamento dei lavori, sia per essere a disposizione dei cittadini che avessero particolari necessità».
Ponte San Carlo, le opposizioni chiedono un Consiglio comunale straordinario
«Da quanto comunicato ai capigruppo – affondano intanto con una nota unitaria tutte le opposizioni Per Jesi, Jesiamo, Patto per Jesi e Fratelli d’Italia – l’Amministrazione intende respingere la richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale straordinario per la questione ponte San Carlo. Riteniamo assolutamente non condivisibile la scelta, convinti che questo rifiuto sia un grave errore da parte della maggioranza perché si perde un’occasione, secondo noi utile soprattutto in questa fase di avvio del cantiere». Secondo le opposizioni: «I cittadini del quartiere di Minonna infatti avrebbero potuto sicuramente suggerire contributi preziosi, proposte ed anche riscontri effettivi alle misure già in atto, per apportare eventuali modifiche e miglioramenti al fine di alleviare gli inevitabili disagi già riscontrati e che i residenti in prima persona stanno vivendo considerando inoltre la necessità di dare costante controllo e garanzia sul puntuale rispetto dei tempi di esecuzione già di per sé lunghi». Concludono le minoranze in Consiglio: «Invitiamo quindi l’amministrazione a ripensarci e a dare spazio in un Consiglio Comunale ad hoc alla voce del quartiere di Minonna. In tal senso avanzeremo nuovamente una richiesta ancora più solida e compatta».