JESI – Demolizione e ricostruzione di ponte San Carlo, Comune e Regione hanno siglato la convenzione per poter dare il via ai lavori. Stanziati 1,5 milioni, la cifra restante per poter predisporre l’appalto e individuare l’azienda che se ne occuperà. «Il Comune, si impegna ad assumere, in qualità di Soggetto Attuatore, l’obbligazione giuridicamente vincolante, inerente l’intervento, entro il 31 dicembre 2022 e, al fine di rispettare le disposizioni di cui al punto 2.1 della Delibera CIPE 28 febbraio 2018 n. 26, a rendicontare l’opera entro il 30 giugno 2025, pena la revoca delle risorse assegnate per l’intervento stesso – si legge nell’atto sottoscritto dai due enti pubblici -. L’obbligazione giuridicamente vincolante s’intende assunta allorquando sia intervenuta l’aggiudicazione dell’appalto dei lavori, disciplinata dal D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. ovvero, – nelle casistiche diverse – un atto equivalente che impegna un terzo alla esecuzione diretta e funzionale dell’intervento di cui trattasi».
Otto milioni e 80 mila euro: nell’atto con cui la Giunta ha approvato l’aggiornamento del progetto definitivo è stato messo nero su bianco quello che sarà il costo del nuovo ponte San Carlo, dopo l’ulteriore incremento figlio dell’aumento del costo delle materie prime e del conseguente aggiornamento del prezziario regionale per le opere pubbliche. Partecipano alla spesa la Regione, il Comune, la Provincia di Ancona e Viva servizi.
L’analisi effettuata sul ponte ha evidenziato infatti uno stato di conservazione piuttosto compromesso causato essenzialmente dalla prolungata esposizione agli agenti atmosferici della struttura portante ed alla mancanza di interventi di manutenzione, che hanno prodotto il diffondersi di estesi fenomeni di ossidazione nelle armature metalliche, che in alcuni casi, in particolare per quanto riguarda le staffe all’intradosso delle travi, ne hanno portato alla rottura. L’analisi sismica complessiva ha altresì evidenziato indicatori di sicurezza piuttosto bassi.
Il professionista incaricato, tenuto conto delle verifiche con i carichi da traffico e dello stato di degrado osservato, ha pertanto ritenuto necessaria e urgente una limitazione del traffico mentre, relativamente alla sicurezza nei confronti della vulnerabilità sismica, il medesimo professionista ha sottolineato l’esigenza di un intervento di miglioramento strutturale, suggerendo, stanti le difficoltà insite nell’esecuzione di un qualsiasi lavoro su strutture immerse nel terreno, nonché le problematiche e gli oneri connessi alla presenza di pile in alveo e le incertezze nella realizzazione di tali interventi, l’ipotesi di demolizione e ricostruzione del ponte.
L’intervento richiederà circa un anno e mezzo e comporterà la chiusura del collegamento diretto fra il quartiere di Minonna e la città.