JESI – Ponte San Carlo, in vista il 24 agosto l’apertura delle offerte per l’appalto dell’opera pubblica più importante degli ultimi decenni in città: la demolizione e ricostruzione per un costo complessivo di oltre 8 milioni di euro dell’infrastruttura che rappresenta il collegamento più immediato fra centro urbano da una parte e, dall’altra, quartiere Minonna, svincolo Jesi Centro della SS76 e provinciale per Macerata. Sarà un cantiere di almeno 20 mesi: 611 i giorni di lavoro previsti dalla procedura.
Per gli 8 milioni e 80 mila euro di spesa totali si conta su 4 milioni e mezzo di euro fra Regione e Provincia – nell’ambito dei 6,8 coperti dal bilancio comunale – e sul contributo di Viva Servizi per la propria parte. Un milione e mezzo lo richiede la necessità di spostare transitoriamente il passaggio dei sottoservizi che ora sfruttano il San Carlo, per poi ricollocarli sul nuovo ponte, con una deviazione temporanea su linee sotterranee di tubature e condotte di sei utenze.
Il nuovo ponte sorgerà sulla stessa posizione del San Carlo attuale. Previsti tre e non più nove piloni nell’alveo del fiume Esino, con una distanza fra l’uno e l’altro di 52 metri nelle due campate centrali e di 41,50 metri in quello laterale, adeguandosi così alle norme, come pure lo spazio per una pista ciclopedonale protetta da 1,75 metri di larghezza per ciascuno dei due sensi di marcia e mettere in sicurezza la struttura dal punto di vista sismico e della protezione idraulica.