Jesi-Fabriano

Jesi: prelievi non autorizzati con la carta di credito della convivente, denunciato un 35enne pesarese

Il convivente della vittima aveva prelevato 460 euro in uno sportello bancomat con la carta di credito della ragazza senza dirle nulla

JESI – Per la serie “vatti a fidare”. Lui utilizzava la carta di credito di lei, senza averglielo detto e senza essere autorizzato a farlo. Poi, quando lei scopre gli ammanchi e denuncia tutto alla Polizia, lui fa finta di niente. Storie di ordinaria follia a Jesi, quando ieri al termine dell’attività investigativa, il personale di polizia giudiziaria del Commissariato jesino, ha denunciato all’Autorità giudiziaria un 35enne di Pesaro per il reato di utilizzo indebito di carta di credito. L’indagine è scaturita dalla denuncia presentata contro ignoti il 14 maggio di una ragazza jesina di 30 anni che riferiva di alcuni prelievi effettuati con la propria carta di credito, per complessivi 460 euro, tra il 7 ed il 10 maggio presso un ATM Unicredit, che disconosceva, non avendo comunicato a terzi il proprio pin e non avendo perso il possesso della carta.
Gli agenti della squadra di polizia giudiziaria dunque hanno acquisito le immagini dell’impianto di video sorveglianza dell’istituto di credito da dove si poteva notare con chiarezza come l’autore del prelievo fosse un uomo, giunto a bordo della propria autovettura. Grazie agli accertamenti in banca dati, i Poliziotti sono risaliti all’intestatario della vettura che, stranamente, è risultato essere la stessa querelante.
Pertanto, era verosimile che i prelievi fossero stati fatti da un familiare che aveva in uso il mezzo. I sospetti divenivano presto certezza: le indagini confermavano, oltre ogni ragionevole dubbio, che l’uomo giunto in auto a prelevare i soldi altri non era che il convivente della donna, pienamente a conoscenza della querela sporta dalla fidanzata ma che si era ben guardato dal riferire la verità mosso dal profitto che voleva conseguire. Convocato in Commissariato, l’uomo è stato deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria competente per utilizzo indebito di carta di credito.

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