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Jesi, progetto Edison: non basta il “vizio Zipa”, l’iter procede. «L’azienda può presentare un nuovo contratto»

Nessuno stop prima della Conferenza dei servizi: è emerso nel corso del Consiglio comunale aperto dagli interventi dei referenti di Provincia e Consorzio Zipa. «Ad oggi, non possiamo interrompere il procedimento». Ecco perchè

Progetto Edison, Consiglio comunale aperto a Jesi
Progetto Edison, Consiglio comunale aperto a Jesi

JESI – Progetto Edison, l’iter autorizzativo va avanti e non si fermerà prima di essere arrivato alla conferenza dei servizi. Lo hanno spiegato nel nuovo Consiglio comunale aperto dedicato al tema i referenti intervenuti della Provincia, il presidente Daniele Carnevali e l’architetto Sergio Bugatti, dirigente dell’Area valutazioni e autorizzazioni ambientali.

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Quanto al “vizio Zipa” legato al contratto con cui Edison ha affittato l’area dove intende realizzare il discusso impianto per il trattamento di rifiuti anche pericolosi, c’è e non è sanabile: per la porzione a destinazione industriale dell’area, la multinazionale avrebbe dovuto chiedere al Consorzio Zipa un assenso preventivo che ora, sulla base del Regolamento dello stesso, questi non può più concedere. «Ma nulla vieta alle parti di stipulare un nuovo contratto e di presentare, per questo, una richiesta» ha però precisato il liquidatore giudiziale del Consorzio Zipa, Camillo Catana Vallemani.

Quindi nessuno stop, come il Comune di Jesi aveva invece richiesto alla Provincia di fare. Perché è proprio per un nuovo contratto che Edison avrebbe presentato ora una richiesta al Consorzio. Non lo ha detto espressamente Catana Vallemani ma lo hanno dato per sostanzialmente fatto il sindaco Lorenzo Fiordelmondo e i rappresentanti della Provincia. Su questa  nuova richiesta, il Consorzio Zipa non si è ancora espresso. «Edison – ha riferito Catana Vallemani – ci ha presentato una sua domanda di nulla osta il 14 febbraio scorso ma abbiamo richiesto un supplemento di istruttoria, al quale l’azienda deve ancora dare risposta, dato che, così com’è, la richiesta non è ancora stata formalizzata in una maniera idonea perché il Consorzio si possa esprimere. Siamo in attesa di chiarimenti da parte dell’azienda».

E dunque, spiega la Provincia: «Ad oggi, senza la risposta della Zipa, non possiamo interrompere il procedimento. Anche questa questione sarà trattata e fatta valere in sede di conferenza dei servizi». Per il Comune invece: «Il vizio potrebbe già portare a un preavviso di respingimento e il procedimento dovrebbe a questo punto ripartire eventualmente ex novo».

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Fino al 31marzo l’azienda ha tempo per rispondere alle osservazioni e alle richieste di integrazioni al progetto pervenute, poi la conferenza dei servizi.

In serata il Consiglio ha poi approvato, dopo lunga consultazione tra le forze politiche, un documento unitario con cui si impegnano Sindaco e Giunta a «continuare a fornire ogni contributo tecnico e politico necessario a dare seguito, in ogni sede e fase del procedimento, al parere negativo già espresso dal Consiglio e a ribadire la posizione già espressa dal Comune rispetto all’arresto del procedimento autorizzativo».