Jesi-Fabriano

Jesi, prende forma il progetto della nuova stazione ferroviaria

Il Comune si occuperà di riqualificare il parcheggio prospiciente il fabbricato viaggiatori e realizzare una rotatoria di accesso al piazzale tra via IV Novembre e viale Trieste

La stazione di Jesi

Riqualificazione e rifunzionalizzazione del parcheggio prospiciente il fabbricato viaggiatori della stazione ferroviaria e realizzazione di una rotatoria di accesso al piazzale di collegamento tra via IV Novembre e viale Trieste. È quanto spetta al Comune all’interno del mega progetto di restyling da quasi 10 milioni di euro, finanziato per gran parte da Rfi, dell’area in cui sorgerà il nuovo centro di scambio tra treno, autobus, auto e biciclette.

L’obiettivo, ha spiegato la giunta Bacci, «è cantierare i lavori già dal prossimo anno e l’incarico della progettazione va proprio in tale direzione, permettendo di inserire l’intervento e le risorse necessarie nel piano delle opere pubbliche che sarà approvato dal Consiglio comunale a dicembre con il bilancio 2022. Da parte sua Rete Ferroviaria Italiana ha già pronto il proprio progetto esecutivo e definitivo, dunque si potrà procedere di pari passo, attraverso uno specifico accordo, per concretizzare un intervento che si presenta estremamente innovativo e accattivante».

Questi gli obiettivi concordati fra Comune e Rfi:

– Miglioramento del livello di connettività dell’offerta multimodale e del sistema complessivo di accessibilità alla stazione, che ne rafforzi il ruolo di centralità rispetto ad una rete di mobilità resa complessivamente più efficace, che incentivi gli spostamenti sul territorio con mezzi pubblici e/o condivisi (bike sharing,..), anche in chiave di sostenibilità ambientale.

– Miglioramento delle condizioni di sicurezza e di vivibilità delle aree di stazione e più in generale del contesto di inserimento

– Riqualificazione delle aree esterne della stazione, riorganizzazione dei percorsi di accesso pedonale e ciclabile, estensione delle aree pedonali e ciclabili e spostamento del terminal bus

– Miglioramento dell’attrattività della stazione ferroviaria, con l’inserimento di nuovi servizi e funzioni

– Riqualificazione del parcheggio prospiciente il fabbricato viaggiatori e della rotatoria di accesso al piazzale di stazione

– Ricucitura urbana dei due fronti per garantire a tutti i potenziali utenti un più rapido e sicuro accesso alla stazione, tramite la riqualificazione del sottopasso urbano esistente, realizzando nuove rampe di accesso e abbattendo le barriere architettoniche ad oggi esistenti

– Riqualificazione del “Fabbricato Viaggiatori”, allo scopo di aumentare la fruibilità degli spazi da parte degli utenti attraverso la riqualificazione dei locali funzionali al servizio passeggeri

La stazione, con alcune soluzioni architettoniche, si specifica, «diventerà molto più elegante. Saranno rinnovati anche gli ambienti interni della biglietteria e della sala d’attesa, con valorizzazione degli spazi oggi non occupati che potranno essere destinati ad attività diverse, comprese quelle commerciali. L’esterno sarà caratterizzato da un ampio accesso al sottopasso ciclo pedonale che porterà, agevolmente ed in piena sicurezza senza più barriere architettoniche, al parcheggio scambiatore posto dietro la ferrovia. Parte dei giardini, di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana, saranno desinati a parcheggio per autobus al fine di agevolare meglio i collegamenti tra treno e trasporto pubblico sia a servizio della città che di collegamento con i Comuni della Vallesina. Davanti alla stazione il parcheggio sarà dunque totalmente adibito ai veicoli e la rotatoria, in fondo a Viale Trieste, regolerà al meglio la circolazione. Massima attenzione ai percorsi cicabili, diventando la stazione uno snodo centrale tra la nuova ciclovia dell’Esino e l’accesso ai percorsi ciclabili cittadini. Una importante opera pubblica, gran parte della quale sostenuta finanziariamente da Rete Ferroviaria Italiana, che contribuirà da un lato a riqualificare in maniera importante una parte della città e dall’altra ad offrire il migliore interscambio tra i vari sistemi di trasporto in una logica di complementarità e soprattutto sostenibilità ambientale».