JESI – Riqualificazione dell’ex Cascamificio, nota congiunta di Comune di Jesi e Cda della Fondazione Pergolesi Spontini. Il progetto di recupero da 5,7 milioni è finanziato per 3,8 dai fondi Pnrr del PinQua, Programma Nazionale per la Qualità dell’abitare. Il cambio di rotta varato dal Comune di Jesi prevede l’addio, almeno per ora, ai nuovi laboratori e magazzini di scene e costumi della Fondazione che erano il fulcro dell’operazione avviata dall’amministrazione Bacci; il recupero si concentrerà invece su 16 alloggi di edilizia sociale, uno spazio polivalente, lo spazio aperto della corte e la rimozione dell’amianto
«Si è tenuto mercoledì scorso – recita la nota – il consiglio di amministrazione della Fondazione Pergolesi Spontini in seduta plenaria: presenti il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo, nella sua veste di presidente ed i sindaci di Maiolati Spontini Tiziano Consoli e di Monsano Roberto Campelli, in qualità rispettivamente di vicepresidente e consigliere, Rosita Gabbianelli in rappresentanza del Comune di Jesi. Erano presenti all’incontro anche il direttore generale Lucia Chiatti e gli assessori ai lavori pubblici Valeria Melappioni e alla cultura Luca Brecciaroli. Tra i vari argomenti trattati, attenzione è stata posta sul progetto di recupero dell’ex Cascamificio, edificio acquistato dalla Fondazione e rientrante nel Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (Pinqua) rispetto al quale sono state assegnate risorse dal Pnrr».
« Nel corso dell’incontro è stata manifestata condivisione rispetto alle scelte adottate dal Comune di Jesi in ordine al piano di recupero dell’ex Cascamificio – attraverso una rimodulazione del progetto originario sulla base delle risorse effettivamente disponibili – che richiedeva tempi strettissimi dal Ministero delle infrastrutture per essere approvato. Il consiglio di amministrazione ha espresso piena condivisione sulle scelte future che dovranno essere compiute da entrambe le istituzioni per dar seguito all’individuazione delle ulteriori risorse da destinare agli spazi per la Fondazione per il proprio laboratorio e le attività ad esso collegate, così come approvato dalla Giunta».
Infine, «da tutti i componenti è emersa la consapevolezza che ci si è trovati ad affrontare una situazione complicata rispetto alla quale sono state individuate quelle soluzioni che consentissero di risolverla positivamente garantendo da un lato il mantenimento del finanziamento pubblico (che, vale la pena di ricordare, poggia le sue fondamenta proprio sull’housing sociale e dunque sulla realizzazione di alloggi di edilizia convenzionata), dall’altro la certezza degli spazi da destinare alla Fondazione stessa e del pieno sostegno del Comune di Jesi per tale scopo. Un intervento, pertanto, che si sostanzia come opera che interviene sulla valorizzazione di un bene della Fondazione».