JESI – «Non ci stiamo assolutamente ad essere additati dalla AST come fautori di attacchi al personale sanitario del pronto soccorso». A intervenire, dopo che il tema delle criticità del pronto soccorso dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi (ma non solo) è tornato alla ribalta in questi ultimi giorni, anche con una serie di prese di posizione sul tema da parte di diversi attori, è il Tribunale del Malato di Jesi, con il coordinatore Pasquale Liguori.
«Ci stupisce peraltro che la Direzione strategica AST AN si prodighi a elogiare il personale sanitario con complimenti e riconoscimenti per l’opera svolta. Aggiungiamo inoltre che le critiche allo stato del Pronto soccorso erano già venute sia dal sindaco Fiordelmondo sia dal presidente Latini. Noi del Tdm sono anni che chiediamo di ampliare il PS per dare dignità e sicurezza ai pazienti ma anche agli operatori che vi operano, sono anni che denunciamo la cronica carenza di organico e la assoluta dedizione al lavoro e impegno di tutti gli operatori , sono anni che chiediamo , a loro tutela, di ripristinare il posto di polizia per evitare violenze esterne. L’aver, ancora una volta , portato all’attenzione delle Istituzioni la situazione di chi è costretto a restare in PS per giorni su una barella perché non c’’e possibilità di ricovero in reparto in quanto la Regione (e non solo quella in carica) ha operato nel tempo un taglio indiscriminato ai posti letto, non si può certo configurare come un attacco al personale del PS».
«Piuttosto che fare comunicati che hanno il solo scopo di screditare chi tutela i diritti del malato , la Direzione AST avrebbe dovuto rispondere alla nostra richiesta di conoscere quando si amplieranno i locali del PS , che fine ha fatto lo stanziamento di 500mila euro fatto dall’allora ASL per tale scopo. Apprendiamo con soddisfazione stamane dalla stampa che l’Assessore Saltamartini ha risposto al quesito dando finalmente una data per l’inizio dei lavori: fine settembre, inizio ottobre. Vigileremo attentamente sul rispetto di tali tempi».