JESI – Quartiere al buio per furto di cavi elettrici. È successo anche questo in città. Il fatto – immediatamente denunciato dai residenti ai Carabinieri – è accaduto a fine novembre 2016 e, dai riscontri successivamente effettuati, si è accertato che lo spegnimento dell’illuminazione pubblica era stato causato dall’asportazione del rame su tutta la linea. Così il Comune ha provveduto a stanziare circa 5mila euro per il ripristino della situazione. Ma non è stato sufficiente.
Prima di Natale, infatti, l’amministrazione comunale è stata costretta a investire ulteriori 2mila euro in modo da fornire ulteriori 350 metri di cavo antifiamma per il ripristino della linea di terra, nonché saldare tutti i chiusini al fine di evitare che il furto possa ripetersi in futuro. Accorgimenti che, si spera, siano sufficienti per impedire ai malviventi di reiterare il reato.
Altro luogo molto gettonato per l’asportazione del rame è il cimitero comunale. Una tipologia di reato che costringe il Comune ad esborsi notevoli, anche perché in svariati casi, e via Latini ne è un esempio, il ripristino delle infrastrutture non è procrastinabile. Un aiuto, in tal senso, potrebbe essere fornito dalla videosorveglianza, che l’amministrazione Bacci intende installare in tutta la città. Ma ci sarà da attendere almeno un anno prima di vedere l’occhio elettronico all’opera.