JESI – Un investimento da quasi 2 milioni di euro. 1.784.400,00 euro, per la precisione. È la proposta che il Comune ha formulato al gruppo Ubi per acquistare alcuni magazzini in via Guerri e in via Acquaticcio. Serviranno per l’archivio storico. Ma non solo.
L’Amministrazione ha infatti la necessità di dare idonea collocazione alla
documentazione d’archivio storico e di deposito. Dall’anno 2019 è in corso un’attività di riordino e di eventuale scarto del superfluo. Tale documentazione è attualmente conservata in più sedi, alcune delle quali
non adatte e prive degli standard di sicurezza richiesti dalle norme vigenti. Ubi Banca ha in proprietà un magazzino in via Guerri, già utilizzato in
precedenza come archivio, localizzato in zona urbana facilmente accessibile, con parcheggio e impianti antincendio. Potrà ospitare anche un laboratorio di ricerca.
Il comune di Jesi ha alle proprie dipendenze due squadre di operai per un totale di venti dipendenti, una addetta alla manutenzione delle infrastrutture viarie e aree verdi (dieci addetti), e l’altra addetta alla manutenzione dei fabbricati comunali. Al momento sono in due sedi: via Acquaticcio (canone di locazione di 86.409,76 euro annui a Ubi) e piazza Oberdan. «La sede degli addetti alla manutenzione strade, ubicata in via Acquaticcio, con l’esecuzione di alcuni lavori di sistemazione risulterebbe idonea ad ospitare anche la squadra degli addetti alla manutenzione fabbricati – spiegano da piazza Indipendenza -. L’acquisto della sede operativa di via Acquaticcio consentirebbe di unificare le due sedi degli operai addetti alla manutenzione, ottenendo quindi un risparmio nella gestione ordinaria, oltre che a eliminare la spesa per il canone di locazione».
Il gruppo Ubi ha già posto in vendita congiuntamente sia il magazzino di via Guerri che le unità immobiliari di via Acquaticcio, ma alla scadenza dell’avviso non sono arrivate offerte. Se la trattativa dovesse andare a buon fine, l’amministrazione chiederà un mutuo.