Jesi-Fabriano

Jesi, recupero dell’ex Cascamificio. La Fondazione: «Sogno che diventerà realtà!»

La Pergolesi Spontini ha acquisito all'asta i circa 18 mila metri quadrati, di cui quasi 10 mila coperti, del complesso industriale, con un impegno da 1,2 milioni. Altri 3,8 per la struttura da parte delle risorse ministeriali in arrivo sulla città

L'interno dell'ex Cascamificio di Jesi

JESI – «Un sogno che diventerà realtà!». Così la Fondazione Pergolesi Spontini sul previsto progetto di recupero e valorizzazione dell’ex Cascamificio di Jesi.

Il piano vedrà la collaborazione di Comune di Jesi e Fondazione. Il primo, con una parte dei circa 8 milioni in arrivo dal Ministero delle Infrastrutture grazie al bando per la riqualificazione dei centri urbani, la residenza sociale e l’inclusione che ha visto concorrere insieme la città federiciana e i centri vicini di Maiolati Spontini, Monte Roberto e Castelbellino: 3,8 milioni saranno destinati a recupero e valorizzazione dell’ex Cascamificio, da destinare a fini residenziali e per attività socio-culturali. La seconda partecipa, per altri 1,2 milioni, con l’acquisizione all’asta già maturata nei mesi scorsi dell’ex complesso industriale.

L’ex Cascamificio di Jesi

«Una delle più importanti strutture archeologiche industriali jesine, oggi abbandonata- commenta soddisfatta la Fondazione- diverrà un centro culturale multifunzionale che metterà a disposizione della comunità un luogo di lavoro, di formazione, di contaminazione culturale, di ispirazione, di aggregazione e di memoria. Tutto questo grazie al Programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili che finanzierà il progetto di riqualificazione urbana presentato dai Comuni di Jesi, Maiolati Spontini, Monte Roberto e Castelbellino, per il tramite della Regione Marche, e di cui la Fondazione Pergolesi Spontini è partner privato».

Coinvolta una superficie totale di circa 18 mila metri quadrati, di cui quasi 10 mila coperti, acquistati all’asta dalla Fondazione e destinati ad ospitare i magazzini di scene e costumi di repertorio e le attività del laboratorio di scenografia e sartoria. L’immobile, una volta ristrutturato diverrà uno spazio multifunzionale con sala di montaggio, sala di posa, sala prova, spazi performativi, espositivi e sala conferenze, oltre a unità abitative, spazi per servizi di prossimità, attività sociali per l’inclusione e la lotta al disagio giovanile.