JESI – Sarà il consiglio comunale a decidere se si farà o meno un referendum popolare sulla fontana dei Leoni. Servirà la maggioranza dei tre quarti dell’aula consiliare per accogliere l’istanza formalizzata da Pd e Jesi in Comune. La seduta è programmata per il 30 novembre. Tempi strettissimi, come noto, per la decisione. Cassio Morosetti, che ha donato 2 milioni di euro per lo spostamento del monumento in piazza della Repubblica, ha vincolato lo stanziamento di tale somma all’ultimazione delle operazioni entro luglio 2021, altrimenti i soldi andranno in beneficenza.
«Il 30 novembre si deciderà se fare o meno il referendum – conferma il presidente Massaccesi -. Ho già trasmesso la richiesta di Pd e Jesi in Comune al sindaco e ai dirigenti, i quali esprimeranno un parere e avvieranno l’istruttoria. Servirà la maggioranza dei tre quarti dell’aula consiliare per approvare l’istanza. Considero il referendum una grande occasione di democrazia e partecipazione, a patto di non abusarne fino a svilirne il significato. Spero, insomma, che non vi siano strumentalizzazioni. Lo spostamento della fontana non era nel programma di mandato, non è una priorità, ma un’opportunità sopraggiunta grazie al testamento di Cassio Morosetti. Questa pratica ci permetterà di discuterne, così da decidere se sia o meno il consiglio la sede del confronto e delle decisioni sulla questione specifica».
«Vuoi tu– è il quesito referendario proposto dai due partiti di opposizione, da approvare o respingere in aula consiliare – che il Comune di Jesi, in adempimento da quanto previsto nel testamento del signor Cassio Morosetti, proceda allo spostamento della fontana con i leoni e l’obelisco da Piazza Federico II a Piazza della Repubblica, lasciandola lì per sempre?». Dal canto suo, il sindaco Massimo Bacci ha anticipato che i 2 milioni di euro a disposizione serviranno anche per l’abbattimento delle barriere architettoniche.