JESI – Meno 25% nei casi di sospensione o chiusura dell’attività fra i 30 e i 90 giorni. Meno 50% per gli stop fra i 90 e i 180 giorni e infine meno 75% per le chiusure oltre i 180 giorni. Sono le previsioni di riduzioni della Tari, tassa rifiuti, che sarà proposto al Consiglio comunale di approvare nella prossima seduta di martedì 30 marzo. Un provvedimento che riguarda le utenze non domestiche colpite nell’anno 2021 dalle misure di contenimento del Covid.
«I provvedimenti per arginare il virus – è la riflessione – hanno imposto e impongono tutt’oggi stringenti divieti agli spostamenti delle persone fisiche nonché la sospensione o la chiusura di numerose attività economiche, con conseguenti ripercussioni sia sulla quantità di rifiuti prodotti, sia sulle condizioni di sostenibilità per i fruitori del servizi».
Si interverrà abbattendo la parte variabile della tariffa, correlata alla quantità di rifiuti conferiti.
Confermate le scadenze di pagamento del tributo per il 2021 nelle due rate del 17 maggio per l’acconto e del 1 dicembre per il saldo a conguaglio, gli abbattimenti saranno applicati sulla seconda rata a saldo di dicembre: occorrerà che il contribuente presenti, entro il 31 gennaio successivo, una apposita dichiarazione in cui indica il tipo di attività svolta e i giorni di chiusura per effetto dei provvedimenti adottati dagli organi competenti.
Andranno conteggiati come giorni di sospensione o chiusura anche quelli in cui sono state comunque consentite attività residuali come, ad esempio, la consegna a domicilio o l’asporto. Fuori dal conto invece i giorni di apertura con orario ridotto. Per le attività ricettive si considerano giorni di sospensione o chiusura quelli oggetto di limitazioni agli spostamenti delle persone in entrata o in uscita dal territorio comunale: ad esempio i giorni di “zona arancione” o “zona rossa”.