JESI – Sarà attivata dal prossimo 21 ottobre nel centro storico di Jesi, a piazza Sansavino, la prima isola ecologica smart. A renderlo noto è l’amministrazione comunale.
Un centinaio le famiglie interessate dalla sperimentazione, alle quali sta per giungere la lettera che le informerà del servizio mentre sabato 19 e domenica 20 ottobre sul posto sarà presente un gazebo dove Comune e JesiServizi consegneranno i sacchetti da utilizzare e forniranno tutte le informazioni.
«Si tratta di un punto di raccolta innovativo- spiega piazza Indipendenza- dotato di un sistema di lettura della tessera sanitaria. Sarà dotata di tre bocche, ciascuna riservata a uno specifico materiale da differenziare, che si apriranno solo con l’introduzione da parte dell’utente della tessera sanitaria. La piattaforma sarà anche videosorvegliata, cosicché sarà possibile identificare chi abbandona rifiuti ingombranti o i sacchi della spazzatura fuori dal contenitore».
Dice l’assessora all’ambiente Cinzia Napolitano: «Sarà un’isola ecologica “intelligente”. Gli sportelli si apriranno e permetteranno il conferimento solo dietro verifica del fatto che l’utente sia fra quelli autorizzati. Verranno consegnati specifici sacchetti per la raccolta e il conferimento. Su questi sacchetti dovrebbe essere presente un codice a barre che verrebbe letto, come alla cassa del supermercato, dal meccanismo automatico dell’isola, che dopo l’identificazione aprirà gli sportelli e permetterà di buttare i rifiuti».
In questa maniera, afferma l’assessora, «si potrà controllare che gettino la differenziata i soli residenti autorizzati della zona e non altri. E potrà essere verificato che questi procedano correttamente, ovvero conferendo il dovuto nei giorni riservati e differenziando adeguatamente. Se la sperimentazione dovesse funzionare, si potrà pensare di allargarla ad altre aree del centro. E magari di andare oltre, premiando il conferimento come già avviene in alcune realtà. Ad esempio con biglietti dei mezzi pubblici o altri bonus in cambio della plastica».
Un sistema che, nelle intenzioni, dovrebbe permettere una «verifica puntuale del corretto svolgimento della raccolta differenziata che è necessaria al passo successivo, ovvero la possibilità di pensare ad una tariffazione cosiddetta puntuale: chi produce meno rifiuti e differenzia meglio, paga meno il servizio».
Quanto a videosorveglianza e cittadini indisciplinati, sono state 150, nei primi sei mesi dell’anno, le multe inflitte in tema di rifiuti, a fronte delle 100 nello stesso periodo del 2018. Intanto l’amministrazione canta vittoria per la percentuale raggiunta, 69,2%, di raccolta differenziata.
«Quota cresciuta di ben 4 punti in un anno- sottolinea ancora la Napolitano, che ha ricevuto la consegna del premio Comune Riciclone da parte di Legambiente- risultato reso possibile grazie all’introduzione del porta a porta alla zona industriale e dalla sostituzione dei tradizionali cassonetti di strada con i contenitori di prossimità in periferia e campagna. Se il servizio è ben organizzato come abbiamo condiviso con JesiServizi, i cittadini collaborano efficacemente. L’ottimo approccio avuto dagli operatori della zona industriale ne è chiara testimonianza».