Jesi-Fabriano

Rococò nuziale

Palazzo Pianetti a Jesi è fra le dieci location d'Italia più suggestive in cui sposarsi. Lo dice un blog specializzato. A curarlo è Annalisa Mongiò, italiana residente a Dublino

La suggestiva Galleria degli Stucchi di Palazzo Pianetti a Jesi

JESI – «Vuoi sposarti in Italia e sei alla ricerca di una location esclusiva ed emozionante? Vai sul sicuro con la Galleria degli Stucchi di Palazzo Pianetti a Jesi!». Questo il senso del messaggio di un blog specializzato dedicato alle coppie straniere, in particolare quelle della Gran Bretagna, che desiderano unirsi in matrimonio con rito civile nel nostro Paese. “www.weddinganditaly.com” è l’indirizzo web del frequentato portale, gestito dall’italiana Annalisa Mongiò, una ex wedding planner (letteralmente: pianificatrice di matrimoni), che da oltre dieci anni vive fra Inghilterra e Irlanda (ora è a Dublino). Palazzo Pianetti è addirittura stato inserito fra i dieci posti più incantevoli della Penisola per il fatidico sì, accanto ad esempio a Palazzo Vecchio a Firenze, alla Sala Rossa del Campidoglio a Roma, a Palazzo Cavalli a Venezia e a Palazzo Duchi di S.Stefano a Taormina. Un bellissimo riconoscimento per la Galleria degli Stucchi che, con i suoi 70 metri circa di lunghezza e la sala ottagonale che ne completa ed esalta l’illusionismo prospettico, rappresenta uno degli esempi più limpidi di rococò nell’Italia centrale. Un’eccellenza intercettata, appunto, da Annalisa Mongiò.

Perché ha aperto questo blog?

«L’idea – spiega la Mongiò – è nata quando un mio collega (un ragazzo irlandese), circa un anno fa, è venuto da me comunicandomi la sua volontà di sposarsi a Roma con la sua compagna. Era piuttosto frustrato perché non riusciva a trovare nulla sul web che lo potesse aiutare a individuare delle location. Naturalmente lui ignorava il mio passato da wedding planner, ma conoscendo la mia nazionalità ha pensato bene di chiedermi aiuto. All’inizio non riuscivo a credere a ciò che diceva: i matrimoni all’estero sono incredibilmente popolari e l’Italia è la più gettonata tra tutte le nazioni europee. Così ho fatto un po’ di ricerca su internet e sono rimasta sbalordita di come ci fossero veramente poche informazioni. La cosa assurda è che la maggior parte dei siti di ristoranti, ville, hotel, etc., compresi quelli di lusso, non hanno la traduzione in inglese. Da qui è nata l’idea di tornare nel mondo dei matrimoni in Italia, ma questa volta condividendo le mie conoscenze e esperienze. L’obiettivo finale è quello di creare un sito con tutte informazioni così che la coppia possa scegliere i propri fornitori senza troppe difficoltà».

Palazzo Pianetti, perché?

«Volevo scrivere un articolo dedicato ai matrimoni civili, concentrandomi su quelle sale particolarmente belle che non danno la sensazione di “ufficio”. Devo confessare che questo è stato uno degli articoli più difficili su cui abbia mai lavorato. Siccome le sale comunali non fanno tanta pubblicità sul web, è stato davvero complicato scovarle. Tra email mandate a desta e a manca, ci ho messo settimane prima di completare l’articolo. Perché Palazzo Pianetti? Io credo che la risposta sia scontata: è uno dei posti più belli d’Italia».

Conosce coppie inglesi che hanno scelto la Galleria degli Stucchi per sposarsi?

«Sì, certo. Gli stranieri adorano location come Palazzo Pianetti. Non sono abituati ad avere arte di quel tipo».

È mai stata a Jesi o nelle Marche?

No, purtroppo. Non ho mai il piacere di visitare le Marche, ma è decisamente una regione che vorrei scoprire, anche perché mi è stato detto da molti che è bellissima. Jesi poi è un gioiellino di cui essere orgogliosi.

La Gran Bretagna ha detto addio all’Europa. Qual è il suo parere in merito?

«Sono dell’opinione che quello che è successo in Inghilterra con il Brexit avrà un’influenza su tutte le altre nazioni e sulla maggior parte dei settori lavorativi. Vivendo a Dublino, terra che ha intensi rapporti commerciali con l’Inghilterra, questa influenza si sentirà di più. Per quanto riguarda poi i matrimoni, posso dire solo una cosa: se la sterlina non tornerà presto al valore originario, l’Italia perderà molti turisti britannici. Anche nella scelta delle coppie inglesi di sposarsi in Italia, infatti, l’economicità ha un suo peso non indifferente. Ora che la sterlina vale veramente poco, ci sarà una fetta enorme di coppie britanniche che non si potrà più permettere di sposarsi all’estero. Brexit non è una buona notizia per nessuno».