Jesi-Fabriano

Jesi, ecco la rotatoria fra via Ancona e viale Don Minzoni

«Non comporta interferenze con le proprietà limitrofe anche dal punto di vista viabilistico»: subito l'opera definitiva, senza sperimentazione provvisoria. Via alla progettazione, sospesa l'asfaltatura prevista sull'arteria

La ripresa dei lavori per la rotatoria fra via Ancona e via Don Battistoni. Una seconda sorgerà all'incrocio con viale Don Minzoni (foto pagina Fb Comune di Jesi)

JESI – Tempo fino alla metà di luglio per completare la sospirata rotatoria all’incrocio fra via Ancona e via Don Battistoni. Ma via anche alla realizzazione della, subito definitiva, ulteriore rotatoria all’incrocio con viale Don Minzoni. Quanto a quest’ultima infatti si è verificato che «non comporta interferenze con le proprietà limitrofe anche dal punto di vista viabilistico» spiegano gli uffici. E allora, dato che la messa in opera di una rotatoria provvisoria richiederebbe comunque di realizzare prima una serie di opere accessorie necessarie, tanto vale passare direttamente al prodotto definitivo: via all’affidamento dell’incarico per la progettazione, mentre alla luce dei lavori propedeutici previsti si sospende, per ora, l’asfaltatura di via Ancona che era inserita nel piano in corso di esecuzione in questi giorni.

Ad annunciarlo è anche il sindaco Massimo Bacci: «Realizzeremo una nuova rotatoria all’incrocio tra Viale Don Minzoni e Via Ancona, teatro di incidenti anche tragici purtroppo. Mettere in sicurezza la viabilità cittadina resta una priorità, a cominciare dalle asfaltature, con i limiti finanziari che ci vengono imposti a livello statale e che ci impediscono di investire le risorse che pure avremmo a disposizione grazie a conti economici perfettamente in ordine».

È, quella tra via Ancona e viale Don Minzoni, una operazione necessaria dato che «l’intersezione è tra le più pericolose della città, i frequenti incidenti che si verificano (l’ultimo un mese e mezzo fa, nda) risultano particolarmente gravi in quanto via Ancona, per la sua conformazione, viene generalmente percorsa a velocità elevate». E «il Piano Urbano del Traffico, attualmente in fase di redazione, prevede la realizzazione, in corrispondenza di tale intersezione, di una rotatoria con la duplice funzione di garantire l’impegno degli incroci in sicurezza nonché di rallentare la velocità dei veicoli in transito lungo via Ancona».

Si pensava originariamente di sperimentare una rotatoria provvisoria, la cui realizzazione era subordinata all’esito degli accertamenti circa le proprietà interferenti con il tracciato della modifica viabilistica e che sarebbe stata attuata impiegando i new jersey.

Ma dato che a seguito delle verifiche effettuate si è appurato che la rotatoria all’intersezione tra via Ancona e viale Don Minzoni non comporta interferenze con le proprietà limitrofe anche dal punto di vista viabilistico e dato che la «realizzazione della suddetta rotatoria anche in via provvisoria, comporta l’allargamento della sede stradale attuale e la realizzazione delle relative opere connesse (raccolta delle acque meteoriche, predisposizione cavidotti illuminazione)», è stato ritenuto opportuno procedere direttamente alla realizzazione della rotatoria definitiva.

Il tutto comporta un diverso tracciato del cordolo spartitraffico previsto nell’appalto per la realizzazione dell’altra rotatoria tra via Ancona e via Don Battistoni e, prima di procedere alla prevista asfaltatura di via Ancona nel tratto tra via Gobetti e via Don Battistoni, è necessario valutare la realizzazione delle opere complementari per l’adeguamento della sede stradale in vista della nuova opera all’intersezione tra via Ancona e viale Don Minzoni.

Quanto alla prima rotatoria, fra via Ancona e via Don Battistoni, proroga alla metà di luglio il termine per il completamento dei lavori. Lo ha chiesto la ditta e lo ha concesso l’amministrazione alla luce di una serie di ragioni: il blocco dei cantieri a causa dell’emergenza Covid-19; il rallentamento nell’acquisizione  nella consegna delle forniture necessarie per proseguire il ciclo di lavorazione in corso a causa delle disposizioni relative al Covid-19; la riduzione del personale per impossibilità di rispettare le misure di sicurezza sanitarie prescritte dai provvedimenti delle autorità; l’impossibilità o il rallentamento delle lavorazioni per le condizioni meteo avverse in seguito alla riapertura dei cantieri.