JESI- Le opere di Giannetto Magrini vanno a ruba, nel vero senso della parola. Un furto si è consumato ieri pomeriggio (12 giugno) nell’ambito della mostra antologica “Sostenibilità”, allestita a Palazzo dei Convegni e Chiesa di San Nicolò, proprio al centro della città, dal 2 al 14 giugno. Un’esposizione che è un viaggio nella vita artistica dell’eclettico artista jesino Giannetto Magrini, dagli esordi alle ultime mostre, attraverso opere pittoriche, acquerelli e sculture.
Ignoti sono entrati in azione ieri pomeriggio e approfittando di un attimo di distrazione di una addetta alla custodia della galleria, hanno sottratto una delle opere di punta: una testa bronzea, quotata alcune migliaia di euro di valore. La scultura bronzea era esposta nella seconda sala di Palazzo dei Convegni, in corso Matteotti. Ad accorgersi del furto è stato proprio l’artista. Magrini aveva ricevuto la visita di un amico, cui voleva mostrare la testa bronzea e a quel punto si è accorto della sparizione. Immediato l’allarme ai Carabinieri della Compagnia di Jesi, presso cui è stata sporta denuncia di furto.
Le indagini sono in corso, al vaglio degli investigatori anche le telecamere comunali di videosorveglianza installate nel centro cittadino.
La mostra, prossima alla chiusura, non è solo una personale antologica dell’apprezzato artista jesino, ma anche un contributo ideale con cui Magrini vuol sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una maggiore attenzione all’ecosostenibilità e alla necessità di lasciare in eredità alle generazioni future un pianeta sostenibile. Molte le visite ricevute nelle giornate di apertura, con grande rispetto per i lavori dell’artista. Per questo il gesto commesso da ignoti nel pomeriggio di ieri solleva sconcerto e indignazione.