Jesi-Fabriano

Jesi, scoppia la pace “legale” tra Sadam e Comune

Chiusa con una conciliazione bonaria la controversia pendente alla Commissione Tributaria Provinciale di Ancona, riguardante il pagamento dell'Imposta municipale unica relativa all'annualità 2012

L'ingresso dell'ex zuccherificio Sadam di Jesi

JESI – “Scoppia” la pace giudiziale tra Comune e Sadam. Accordo trovato sull’Imu richiesta dal Municipio nel 2012, che l’azienda aveva contestato sostenendo che i calcoli fossero errati. Il contenzioso ha tratto origine dall’impugnazione, da parte della multinazionale emiliana, dell’atto emesso dall’Ufficio Tributi con il quale si negava il rimborso della stessa imposta versata in eccedenza e riferita alle aree fabbricabili possedute nel territorio comunale. «L’imposta era stata versata, in particolare, considerando il valore unitario deliberato dal Comune per i “lotti liberi” anziché il minor valore indicato per le “aree libere», spiegano dal Comune.

A seguito del deposito del ricorso, le controparti hanno preso contatti ed hanno reciprocamente manifestato la volontà di pervenire ad una definizione bonaria della controversia, rilevando entrambe la complessità della materia del contendere, l’incertezza dell’esito del processo ed i costi connessi al protrarsi dello stesso nei vari gradi di giudizio.

La proposta sottoscritta prevede di estinguere il contenzioso pendente con una parziale erogazione, da parte del Comune di Jesi, dell’importo chiesto a rimborso dalla società ricorrente a titolo di Imu per l’anno 2012, compensando le spese di lite. In particolare, si prevede che il rimborso verrà riconosciuto, per la sola rata a saldo, nella misura di due terzi della eccedenza chiesta a rimborso (tutto ciò dopo aver verificato che, effettivamente, i terreni posseduti ricadono tra le “aree libere” in base allo strumento urbanistico comunale). Verrebbero così rimborsati complessivi 14.189 euro (di cui una parte a carico del bilancio dello Stato), a fronte della somma di 34.153 euro richiesta dalla Sadam.