JESI – Piano di recupero del complesso ex Giuseppine ed effetti sulla vicina chiesa di San Nicolò, la Giunta approva la variante e si esprime sulle osservazioni che erano state presentate: accolte quelle del progettista originario, l’architetto Giampiero Cardinali, respinte quelle che unitamente avevano posto l’ex sindaco Gabriele Fava e l’ingegner Massimo Belcecchi.
Quanto alle osservazioni di Cardinali, ecco «la previsione di inserire elementi di delimitazione che costituiscano delle sedute: consente di definire l’accesso alle residenze e all’alloggio comunale del piano terra garantendo maggiore fruibilità della corte, quale punto di osservazione dell’abside di San Nicolò». Ulteriori modifiche riguardano un «nuovo disegno della corte inserito in maniera più organica nel sistema degli spazi pubblici del Corso Matteotti e dell’adiacente Piazza Pergolesi (tipo di pavimentazione, materiali, tipologia degli spazi), apportando migliorie che rendono lo spazio maggiormente fruibile».
Per le osservazioni di Fava e Belcecchi, che avevano richiamato la richiesta nel 2022 da parte della Soprintendenza di un distacco, fra San Nicolò e le Giuseppine, di un metro e 60 centimetri che però il progetto poi approvato riduce, il Comune risponde: «Il parere della Soprintendenza era finalizzato a risolvere le interferenze tra chiesa e edificio, rimandando ogni valutazione alla presentazione di uno specifico progetto. La Soprintendenza, esaminata la soluzione elaborata – distacco completo secondo una geometria variabile; distanza tra i due edifici diversa tra piano terra e piano primo, oltre che tra l’accesso su Piazza Pergolesi e al cortile interno – l’ha autorizzata».
Sarà infine la ditta che sta effettuando i lavori a dover farsi carico di ripristino e restauro della facciata di San Nicolò per la porzione in aderenza al vicino immobile, dove si stanno realizzando residenze private e spazi per servizi a sostegno delle disabilità nell’ambito dell’eredità Cesarini.