JESI – Venerdì 14 marzo e venerdì 21 marzo scorsi si sono svolte le prime 2 sedute dello screening per l’eliminazione dell’Epatite C (HCV) a Jesi, in via Guerri. Medici, infermieri e volontari della Croce Rossa Italiana hanno messo il massimo impegno per gestire al meglio 553 persone la prima seduta e 579 la seconda che si sono presentate per sottoporsi al prelievo e per smaltire in tempi brevi le file in modo da ridurre il più possibile i tempi di attesa.
In questi giorni continuano ad arrivare giornalmente tantissime telefonate da parte degli aventi diritto che vogliono prendere un appuntamento. Vista la grande adesione, la UOC Screening Ast Ancona ha messo a disposizione altre quattro sedute dove sono ancora disponibili i posti nelle date del 28 marzo, 4 aprile, 11 aprile e 18 aprile dalle ore 14.45 alle ore 17.45. In ogni seduta sono disponibili in totale 660 posti.
Gli operatori della Segreteria Screening Oncologici Ast Ancona rispondono al numero di cellulare 366 6362465 presente sulle lettere di invito; il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12. Tutti i cittadini nella fascia target interessata (i nati dal 1969 al 1989) possono aderire allo screening.
«La UOC Screening della Ast Ancona è sempre a disposizione per tutte le informazioni e sottolinea l’importanza di sottoporsi al test: basta un esame del sangue, gratuito, per tutelare la propria salute e quella degli altri, contribuendo a contrastare la diffusione di una malattia che può avere gravi effetti sulla salute», spiega l’ente.
«Continuiamo ad investire nella prevenzione, pilastro cruciale per garantire il diritto alla salute dei cittadini – dichiara il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini – Queste iniziative hanno una grande rilevanza, perché attraverso la diagnosi precoce si possono avviare tempestivamente i pazienti alle cure. Ringrazio il personale coinvolto nello screening, perché grazie al loro impegno possiamo garantire una sanità più efficiente e vicina ai cittadini».