Jesi-Fabriano

Jesi, screening di massa al palazzetto dello Sport

Il Comune ha già noleggiato le tensostrutture che serviranno ad effettuare tamponi gratuiti alla popolazione al fine di monitorare la situazione dell'epidemia Covid in città

palasport Jesi
Il palasport Ezio Triccoli

JESI – Tamponi a tutti dalla metà del mese di gennaio. Il Comune sta predisponendo l’iter per avviare lo screening della popolazione finalizzato a monitorare la situazione dei contagi Covid in città. L’amministrazione Bacci ha individuato l’area del palazzetto dello sport di via Tabano, noleggiando apposite tensostrutture per consentire alle associazioni di volontariato e di pubblica sicurezza di operare nel pieno rispetto delle normative. Si terrà nelle giornate del 16, 17 e 18 gennaio. Sarà possibile fare, appunto, il tampone nasofaringeo rapido, su base volontaria, gratuitamente, per mano del personale sanitario

Sono 59.643 le persone che complessivamente si sono sottoposte allo screening di massa nelle Marche nella prima fase che si è svolta dal 18 per al 23 dicembre, con una adesione del 18,8% della popolazione. La campagna gratuita disposta dalla Regione Marche in 6 città (Ancona, Macerata, Pesaro, Urbino, Fermo e Ascoli Piceno) ha consentito di scovare 290 casi positivi al coronavirus, soggetti asintomatici che se non individuati avrebbero potuto trasmettere il virus ad altre persone. Dalla metà del mese di gennaio toccherà alle città più piccole, compresa Jesi.

Il tempo della locazione delle attrezzature, previsto originariamente in
circa 6 mesi, è stato successivamente ridotto a 5 mesi. All’ospedale Carlo Urbani, intanto, proseguono le vaccinazioni e la pressione sui reparti dei malati Covid si è ridotta notevolmente, consentendo al personale di gestire meglio la situazione.

I temi della sanità e dei servizi sociali, certamente cruciali in questo periodo di pandemia, sono stati anche al centro dell’incontro svoltosi ieri mattina tra il sindaco Massimo Bacci e il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, nella sua prima visita ufficiale alla città di Jesi. Accompagnato dall’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini, Acquaroli è stato ricevuto in Municipio dove ha avuto modo di confrontarsi con il primo cittadino su diverse tematiche che riguardano il territorio, con particolare riferimento – come detto – agli aspetti sanitari e del welfare nel suo complesso. Proprio per avere un quadro il più esaustivo possibile, Bacci e Acquaroli, insieme all’assessore ai servizi sociali del Comune Marialuisa Quaglieri, si sono recati successivamente al Carlo Urbani per incontrare il personale sanitario impegnato in una delle strutture regionali di riferimento sul fronte Covid 19.

«Ringrazio il presidente della Regione per la disponibilità dimostrata – ha avuto modo di sottolineare Bacci – e per l’attenzione che ha posto alle problematiche condivise. Ritengo fondamentale che vi sia un costante e continuo rapporto tra Comune e Regione, nel rispetto non solo del principio di sussidiarietà tra enti, ma di una visione condivisa sulle migliori scelte strategiche per il territorio e la popolazione. Partire da temi centrali, come quello della sanità e dell’assistenza alle fasce sociali più deboli, ritengo fosse una priorità su cui concentrarsi in questo particolare momento».