Jesi-Fabriano

Jesi, la scuola di Barbiana e l’eredità di Don Lorenzo Milani al centro del nuovo appuntamento della Luaj

Continua l’attività diretta a tutta la cittadinanza della Libera Università per Adulti di Jesi. Lo scrittore Paolo Landi, alunno di Don Milani, parlerà del sacerdote e insegnante

Una veduta del centro storico di Jesi

JESI – Giovedì 11 aprile alle 16 presso la sede L.U.A.J, libera università per adulti di Jesi in piazzale S.Francesco, nuovo appuntamento aperto alla cittadinanza, per un approfondimento importante su un tema particolarmente interessante, proprio in questi tempi, ovvero la storia e l’operato della scuola di  Barbiana e l’eredità lasciata da Don Lorenzo Milani, il sacerdote sempre a fianco dei più deboli dal lontano 1947 quando venne ordinato.

A parlare della vita, delle sue opere e soprattutto del suo pensiero lo scrittore Paolo Landi per molti anni protagonista della vita sindacale del nostro Paese, testimone diretto dopo essere arrivato a Barbiana e alla scuola di don Milani. Solo per ricordare l’impegno civile del relatore, basta citare che nel corso degli anni Landi ha ricoperto  cariche di rilievo nel sindacato Cisl, ha fondato l’associazione di consumatori “Adiconsum” e poi la Fondazione per il consumo sostenibile, oltre a collaborare con il Comitato etico “Coop Nordest” e divenire membro della fondazione “Don Lorenzo Milani”. Insomma un incontro diretto con chi, come recita il titolo dell’iniziativa della Luaj , conosce “La scuola di Barbiana e l’eredita’ di Don Lorenzo”.

Solo per anticipare brevemente e senza approfondire il pensiero e l’eredità lasciata da Don Milani, vale la pena ricordare che proprio alla scuola di Barbiana si forma una repubblica nella quale i partecipanti sviluppano un potere che parla al mondo con parole di giustizia e profezia. Landi, che ha scritto alcuni libri su Don Milani, ha più volte affermato come abbia deciso di scrivere per spiegare come, per don Milani, aspettare che il sistema cambiasse fosse  un alibi per tacitare la proprie  coscienze. Solo rimboccandosi le maniche si possono cambiare la scuola, il lavoro, la società e la leva è influire sugli altri con la parola e con l’esempio.

Un argomento quanto mai attuale che conferma come il Presidente della LUAJ Gabriele Fava e tutti quelli che si impegnano nell’attività dell’Università jesina, anche rimanendo dietro le quinte, cerchino di animare il dibattito socio culturale della città, a favore di tutti. 

La Libera Università degli adulti di Jesi non si limita solo a far ascoltare ai suoi iscritti lezioni e approfondimenti ma li coinvolge in corsi particolarmente interessanti. Ecco allora che dal 16 aprile, data di inaugurazione alle ore 17,30 nel Palazzo di Convegni, si potranno vedere gli elaborati di acquerello e disegno degli allievi che hanno partecipato ai laboratori coordinati dai professori Angela Pedonesi e Carlo Cecchi. La mostra rimarrà aperta fino al  22 aprile con orario dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 20, con ingresso libero.

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