JESI – Primo passo avanti sulla strada per la ripresa dei lavori di ristrutturazione della scuola Martiri della Libertà, bloccati da mesi e al centro di un contenzioso fra Comune e ditta aggiudicataria dall’appalto: nominato il consulente tecnico d’ufficio e prestato giuramento da parte di quest’ultimo, ci si potrà adesso muovere per il ritorno in possesso del cantiere da parte di Piazza Indipendenza e verso una nuova gara d’appalto per assegnare il completamento dell’intervento. Anche perché, nel frattempo, la situazione nell’area della primaria di via Asiago si è fatta abbastanza preoccupante anche per i residenti della zona.
«I due consulenti tecnici, quello d’ufficio e quello di parte della ditta che si era aggiudicata l’appalto, potranno ora svolgere un sopralluogo sul cantiere e predisporre ciascuno una propria relazione sullo stato d’avanzamento dei lavori, su quanto è stato realizzato e su quanto resta invece ancora da fare- spiega l’assessore ai lavori pubblici Roberto Renzi– documenti sulla base dei quali andrà poi avanti il contenzioso nelle sedi dovute. Quello che ci sta a cuore è riprendere possesso della scuola e dell’area interessata dai lavori, dove nel frattempo è cresciuta a dismisura l’erba intorno all’edificio e la situazione richiede di intervenire. In realtà ne avremmo anche fatto richiesta ma i rapporti con la ditta non lo consentono».
Dopo l’accertamento e la “fotografia” della situazione da parte dei tecnici, si potrà procedere, a seguito della risoluzione del contratto con la ditta aggiudicataria dell’appalto, ad indire un nuovo bando di gara per affidare, ad un differente soggetto, il completamento dei lavori.
Mentre l’adeguamento strutturale e antincendio (442 mila euro) è tenuto bloccato dalle vicissitudini dell’appalto e dal contendere fra Comune e ditta, su tutta l’area circostante la scuola è cresciuta una vera e propria selva fra rovi e erba alta. E le condizioni di sporcizia e degrado del cantiere fanno temere sia in termini di igiene – nel cuore di un quartiere popolato come quello fra via Asiago e via Roma – e anche per la possibilità di intrusioni indebite all’interno dello stabile, dato che le recinzioni che delimitano l’area non sono certo invalicabili e che attualmente gli accessi all’immobile, dove mancano ad esempio vetrate alle finestre, sono in larga parte agevoli.