Suona la campanella, si torna in classe con tanta voglia di rivedere i compagni e anche tanta voglia di normalità. È il primo giorno di scuola per 8.540 studenti jesini.
Di questi, battesimo del fuoco per 323 remigini neo-iscritti alla primaria, che per la prima volta entreranno in classe in un anno scolastico segnato dallo spettro del Covid. Quanto ai numeri, saranno 901 bambini e bambine delle 40 sezioni delle 12 scuole dell’infanzia, 1.736 gli iscritti alle 86 classi delle 9 primarie, 1.155 quelli alle 52 classi delle quattro secondarie inferiori e 4.748 i giovani delle 226 classi delle 9 secondarie superiori.
Siamo andati a vedere la situazione del primo giorno al Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Jesi, che ha suddiviso gli ingressi in quattro punti di accesso, a seconda della dislocazione delle aule.
«Abbiamo lavorato tutta l’estate per rimediare spazi aggiuntivi – dice il dirigente scolastico professor Floriano Tittarelli – trasformando 2 laboratori in aule, spostato le lavagne per guadagnare posti e siamo riusciti ad accogliere tutti i ragazzi in presenza in piena sicurezza. Non è stato necessario la modalità mista, tutte le lezioni saranno in presenza».
Zaino in spalla, tanta voglia di rivedersi anche se con i sorrisi nascosti dalle mascherine e un po’ di timore per le incognite di questo anno.
«Siamo tutti separati, non possiamo parlare tra noi ma ci abitueremo», dice Maria Stecconi, 5^B.
«Sarà una maturità particolare – aggiunge Francesco Vannucci, 5^B – forse più difficile per le normative, le prove saranno differenti a quelle precedenti anche per modalità».
«Criticità saranno le eventuali assenze per sospetta malattia dei docenti – dice Paola Giombini, insegnante di italiano e latino – perché al primo segnale di febbre o tosse saremo costretti a rimanere a casa e anche facendo lezioni a distanza, c’è il problema di sorvegliare la classe. Manca quella quantità di personale necessaria a garantire la sorveglianza in caso di una nostra assenza. Non c’è stato incremento di personale docente e Ata. Proprio oggi ho saputo dal Preside che un docente nominato come supplente è andato subito in quarantena perché nei giorni scorsi è entrato in contatto con una persona che ha contratto il Covid. C’è un po’ di preoccupazione tra gli insegnanti e famiglie».
Sono 236 invece i piccoli degli 8 nidi e centri per l’infanzia. Per rispettare le prescrizioni sono state formate 9 sezioni in più alla scuola dell’infanzia, una classe in più alla primaria, quattro alle medie. Ventidue le nuove aule ricavate. Riprenderanno da subito il servizio mensa, il trasporto scolastico, il pre e post scuola. Nei giorni scorsi l’assessore all’Istruzione aveva lanciato un appello alla corresponsabilità educativa dei genitori, affinché bimbi e ragazzi vengano portati a scuola senza sintomi.
Un inizio regolare e pieno di entusiasmo all’Istituto comprensivo “Lorenzo Lotto” e in particolare alla Scuola “Borsellino”, all’Arco Clementino.
«Le problematiche sono molteplici – dice la dirigente scolastica Sabrina Valentini – abbiamo lavorato per tutta l’estate in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e con il Comune per adeguare le aule al distanziamento e garantire il rientro in presenza. Oggi, la grande gioia di vedere le aule piene di sorrisi, di gioia, con i ragazzi felici di riprendere le relazioni coltivate con la didattica a distanza finalmente in presenza».
È stato davvero un inizio scoppiettante per i 30 studenti delle classi terze del laboratorio di giornalismo dell’istituto, vincitori del primo premio al Campionato provinciale di Giornalismo promosso dal Resto del Carlino. Una grande soddisfazione, quella del premio, che infonde energia per questo nuovo inizio a cui i due dirigenti scolastici Floriano Tittarelli e Sabrina Valentini rivolgono un grande in bocca al lupo.