Jesi-Fabriano

Jesi, scuole: anti-incendio da adeguare per le primarie. Cantiere Borsellino in attesa

Affidati i progetti per Collodi, Monte Tabor, Garibaldi e Perchi. Ma per l'istituto di Corso Matteotti cambia una delle ditte del consorzio che si è aggiudicato l'appalto e si rifanno le verifiche dei requisiti

La scuola primaria Garibaldi a Jesi

JESI – Trenta mila euro per progettare l’adeguamento della prevenzione anti incendio in una buona fetta delle scuole primarie cittadine: in particolare la Collodi, la Monte Tabor, la Garibaldi e la Gemma Perchi. Il Comune ha appena affidato l’incarico. Ma intanto è il maxi intervento di restauro sulla media Borsellino che potrebbe dover aspettare ancora un po’ a partire.

«Da una ricognizione effettuata – spiegano gli uffici – si è evidenziata l’esigenza di procedere con le attività di prevenzione incendi presso alcuni edifici scolastici e pertanto occorre procedere con le necessarie attività di progettazione e con le pratiche presso i Vigili del Fuoco da eseguirsi da parte di professionista antincendio». Gli edifici in questione sono appunto quelli delle primarie Collodi, Monte Tabor, Garibaldi e Perchi.

Dovrebbe invece essere al via il restauro della scuola media Borsellino di Corso Matteotti, per 2 milioni di euro. Operazione la cui partenza potrebbe slittare un poco rispetto al previsto: il consorzio campano che si è aggiudicato l’appalto ha infatti comunicato il cambio di una delle società che ne faceva parte in sede di gara, «per motivi di carattere gestionale, tecnico e organizzativo». Sospesa dunque l’efficacia della aggiudicazione, perché va verificato il possesso dei requisiti da parte del nuovo soggetto. Il Comune si è impegnato alla consegna del cantiere entro il 1 marzo.

Su quanto fatto in tema di scuole in questi anni, il sindaco Massimo Bacci ha detto: «Abbiamo recuperato un deficit enorme sulle verifiche di sicurezza. Alcune scuole le abbiamo sistemate, per altre abbiamo trovati i fondi. L’unico problema l’abbiamo avuto dal cantiere della Martiri della Libertà. Non per responsabilità del Comune ma per procedure che consentono anche a chi non è all’altezza di eseguirli di partecipare a gare per i lavori».