JESI – Sono state quasi 200 le persone senza fissa dimora ospitate nelle strutture di Jesi nel corso dell’anno passato. Il tutto senza contare gli oltre 90 posti letto garantiti dal piano provinciale del freddo gestito dall’Asp Anbito 9 e conclusosi la scorsa settimana.
A Jesi e in Vallesina, come noto, la pronta accoglienza è assicurata da tempo dalla struttura Casa delle Genti, situatala a Jesi in Via del Cascamificio, gestita dall’Asp Ambito 9 e in appalto alla Fondazione Centro Servizi Caritas Jesina Padre Oscar. La struttura accoglie 16 persone di sesso maschile assicurando loro un posto letto, cena e colazione, per un massimo di 15 giorni prorogabili per altri 15. Nel 2022 Casa delle Genti ha accolto 165 persone di cui 47 di nazionalità italiana e 118 provenienti da paesi terzi. Sempre con la Fondazione Caritas, l’Asp Ambito 9 fin dal 2019 ha attivato una convenzione per l’attuazione di percorsi di seconda accoglienza all’interno della struttura per adulti in difficoltà denominata “Casa Alleanza”. La struttura di Viale Papa Giovanni XXIIII ospita 6 persone di sesso maschile offrendo gli stessi servizi di Casa delle Genti, ma con periodi di accoglienza pari a a 6 mesi prorogabili per altri 6. Nell’ambito di quanto previsto dalla convenzione, nel 2022, l’Asp Ambito 9 ha finanziato l’accoglienza di sei delle nove persone ospitate.
Con l’implementazione del progetto ispirato all’approccio dell’Housing First, infine, nel 2022 è stata completata la rete dell’accoglienza nel territorio dell’Ambito sociale di Jesi e della Vallesina. A seguito di una procedura di co-progettazione, sono stati attivati percorsi di inclusione per 7 persone in condizione di marginalità estrema e senza dimora in due appartamenti siti a Jesi e gestiti in collaborazione con la Fondazione Caritas Jesina e la cooperativa Mosaico. Il 28 febbraio scorso si è concluso il primo anno di progetto ed è stata approvata una proroga di sei mesi già prevista dalla convenzione. Durante il primo anno di progetto per 5 persone sono stati attivati dei percorsi di inserimento lavorativo, mentre 2 persone hanno trovato autonomamente lavoro e sono in fase di sgancio verso l’autonomia abitativa. Sempre il 28 febbraio è terminato il Piano Freddo Provinciale. Come ogni anno dal 2018, l’Asp Ambito 9, in qualità di coordinatore del Tavolo Provinciale per il contrasto alla povertà estrema, ha coordinato il Piano Freddo Provinciale ossia posti aggiuntivi nelle strutture di accoglienza della provincia per contrastare le rigide temperature e dare un tetto a chi non ce l’ha. In totale sono stati implementati 37 posti che si sono aggiunti ai 56 posti attivi in via ordinaria.