JESI- Coltivava marijuana nell’orto come fosse una pianta di pomodori, ma in casa sua l’unica serra era quella adibita alla crescita, essiccazione e confezionamento della droga destinata allo spaccio. A inchiodare l’uomo – un 60enne jesino già noto alle forze dell’ordine – sono stati gli agenti della Squadra mobile e del Commissariato di Jesi che nella serata di ieri – 21 giugno – hanno eseguito una perquisizione domiciliare a casa di un uomo residente a Jesi, per ricercare sostanze stupefacenti.
E infatti l’intuizione degli investigatori si è rivelata esatta poiché nella soffitta in uso al 60enne è stata rinvenuta e sequestrata una serra completa di sistema di areazione, ventole e lampade, per la coltivazione della marijuana. Nell’orto annesso all’appartamento, gli uomini della Squadra Mobile hanno rinvenuto una pianta di marijuana alta 75 centimetri circa, in piena germinazione completa di fogliame, che veniva regolarmente coltivata e innaffiata dall’indagato: era da qualche tempo che gli investigatori lo tenevano d’occhio e la sua attività di “giardinaggio illecita” era stata documentata dai poliziotti. Una volta cimata, la pianta è risultata avere un peso di quasi mezzo chilo.
Oltre a quella, gli investigatori hanno rinvenuto in cucina, sopra il tavolo, un bilancino di precisione ed una ciotola in metallo con evidenti tracce di hashish mentre dentro un cassettino di un mobile sono spuntati due frammenti di sostanza stupefacente del tipo hashish del peso di mezzo etto circa. C’erano anche delle bustine in cellophane trasparente con chiusura ermetica comprovanti una fiorente attività di spaccio intrapresa dal sessantenne presso la sua abitazione.
Pertanto, la droga e il materiale della serra artificiale è stato posto sotto sequestro probatorio e l’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per i reati di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e hashish (in violazione dell’art. 73 DPR 309/90) in quanto il materiale rinvenuto, nonché la serra idonea a coltivare marijuana ed il bilancino di precisione, con le buste di cellophane facevano emergere un’attività di confezionamento di dosi da destinare allo spaccio. Sono in corso ulteriori indagini per risalire ai clienti e alla rete dello spaccio messa in piedi dal sessantenne.