JESI – Non ancora scritto il futuro dell’area ex ospedale di viale della Vittoria. È una delle questioni più spinose sul tavolo dell’amministrazione comunale, da cui dipenderà lo sviluppo di una zona ben più ampia.
La maggior parte dell’ex Civile è stato demolito nella primavera del 2021, con un intervento di 755mila euro. Un secondo e distinto appalto, dal valore di circa 1 milione di euro, riguarderà invece la palazzina risalente agli anni fra ’60 e ’70 del secolo scorso che ospitava il laboratorio analisi. Alla spesa partecipano l’ex Asur e il Comune di Jesi in proporzione alla loro rispettiva quota di proprietà di immobili e area dell’ex ospedale. In particolare, il Comune di Jesi, proprietario per circa il 12%, ha visto lievitare il proprio impegno economico di poco più di 18mila euro, arrivando ad un ammontare di oltre 121mila euro.
«L’area dell’ex ospedale è strategica per la città – osserva il sindaco Fiordelmondo -. Sarà di vitale importanza riuscire a cogliere le necessità e le aspettative dei cittadini rispetto al contesto attuale. C’è quindi bisogno di una lettura approfondita per definirne il futuro aprendo un confronto sulle possibili soluzioni. Senza tralasciare la valorizzazione della storia urbanistica, che pure è presente e merita attenzione. Ci sono diverse questioni, quindi, da mettere sul piatto, valutandole e condividendole. Da quella zona passano una serie di funzioni che possono arricchire il tessuto urbano».
Non verrà abbattuto il Fatebenefratelli, vincolato dalla Soprintendenza per i beni artistici e culturali. È stato infatti uno dei primi ospedali nelle Marche concepito in senso moderno. Voluto dal vescovo Fonseca in sostituzione dell’ospedale, ormai insufficiente, posto in piazza Federico II. La struttura, inaugurata nel 1757, rimanda alla concezione dell’ordine di S. Giovanni di Dio, detto dei Fatebenefratelli, chiamato ad occuparsi dell’ospedale jesino. Ubicato lungo Corso Matteotti, tale immobile, successivamente alla riqualificazione, potrebbe diventare sede scolastica.