Jesi-Fabriano

Jesi, si riducono i tempi di attesa all’Anagrafe

L’ufficio comunale, alle prese con un dipendente che ha rinunciato a vaccinarsi, sta smaltendo le code per il rinnovo delle carte d’identità

L'anagrafe

JESI – L’Anagrafe sfoltisce le liste di attesa. Si riducono progressivamente i tempi lunghi accumulati per il rinnovo delle carte d’identità, causati anche dall’assenza di un dipendente che ha rifiutato di farsi il vaccino. È stato il vicesindaco Luca Butini a rivelarlo in consiglio comunale.

«Il personale neoassunto – spiega oggi l’esponente di giunta – ha completato la formazione. Sono state attivate le postazioni aggiuntive, già operative, e man a mano si stanno richiamando le persone in lista di attesa per anticipare gli appuntamenti. Chi prenota ora, salvo imprevisti, riesce ad ottenere l’appuntamento entro tre settimane. Sempre garantite invece le emergenze».

Erano circa 2mila, dallo scorso 1 ottobre, i documenti da rinnovare, vale a dire 83 giorni di lavoro considerando venti minuti di procedura per ciascuno. A molte persone, infatti, le carte d’identità sono scadute con qualche disagio per l’utilizzo di alcuni portali (Identità digitale, etc.). A fornire i numeri è stato il vicesindaco Butini, specificando appunto che i servizi demografici stavano scontando l’assenza quotidiana di un lavoratore che si è rifiutato di fare il vaccino. «Non esprimo giudizi ma va detto che tale operatore era fra quelli autorizzati al rilascio dei documenti», ha evidenziato in aula consiliare.

Dallo scorso novembre è possibile scaricare i certificati anagrafici online in maniera autonoma e gratuita, per proprio conto o per un componente della propria famiglia, senza bisogno di recarsi allo sportello. Il servizio, inoltre, consente la visione dell’anteprima del documento per verificare la correttezza dei dati e poterlo scaricare in formato pdf o riceverlo via mail. Tali certificati possono essere prodotti ai privati (es.: banche, notai, aziende, onlus, …), non invece agli organi della pubblica amministrazione ed ai gestori di pubblici servizi, per i quali i certificati sono sempre sostituiti dalle autocertificazioni e dichiarazioni sostitutive.