JESI – «Percorsi di formazione e sensibilizzazione contro il bullismo e il body-shaming attraverso specifiche iniziative pubbliche e materiale informativo utili all’azione di prevenzione e sensibilizzazione della cittadinanza tutta». È quanto propone la consigliera comunale di Forza Italia, Silvia Gregori, impegnando l’amministrazione a coinvolgere scuole e associazioni affinché venga fronteggiato questo enorme problema amplificato dai social network e dal Covid.
«Il perdurare della pandemia – spiega l’esponente di minoranza nella sua mozione, da mettere al voto il 25 febbraio – e le conseguenti restrizioni hanno determinato l’intensificazione di nuovi disturbi di natura psicologica negli adulti, quali la depressione, l’ansia, fino ad atti di autolesionismo nei più giovani. Tale condizione sociale ha visto anche l’aumento di casi di aggressività nei confronti delle donne e dei soggetti più deboli, nella maggior parte dei casi con l’intento di recare offesa e umiliazione attraverso la ridicolizzazione della persona (meglio nota come body-shaming). Il body-shaming è una vera e propria forma di bullismo che fa dell’aspetto fisico, fuori dagli stereotipi imposti, una colpa e che è una piaga sempre più diffusa che ha interessato oltre un terzo della popolazione italiana».
Silvia Gregori specifica che, questi comportamenti, «sono una odiosa pratica diffusa anche fra i giovanissimi, cosa che deve portare le Istituzioni ancor di più a farsi carico di azioni culturali positive di lotta agli stereotipi “fisici” in questo caso e di educazione al rispetto e alla valorizzazione delle differenze». La consigliera chiede pertanto «di interagire con le istituzioni scolastiche per prevedere l’inserimento, nella didattica delle scuole di ogni ordine e grado del Comune di Jesi, la figura dello psicologo scolastico, così come previsto dalle linee guida emanate dal Governo Italiano allo specifico scopo di approfondire la cultura del rispetto e della consapevolezza da parte delle generazioni in fascia scolastica».
L’argomento verrà discusso in consiglio comunale e messo al voto.