Jesi-Fabriano

Jesi, «No al circo in città»

La consigliera comunale Silvia Gregori ha presentato una mozione per impegnare l'amministrazione a negare le autorizzazioni agli spettacoli di intrattenimento con animali selvatici ed esotici

Silvia Gregori
Silvia Gregori

JESI – «No al circo». Farà certamente discutere la mozione presentata dalla consigliera comunale del gruppo misto, Silvia Gregori, che impegna l’amministrazione «a non accogliere più spettacoli di intrattenimento pubblico o privato con animali selvatici ed esotici». Un’istanza che potrebbe creare nuove maggioranze, essendo molto forte la sensibilità sul tema.

«La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Animale, sottoscritta il 15 ottobre 1979 presso la sede dell’Unesco a Parigi, sancisce quanto segue: “Ogni animale che appartiene ad una specie selvaggia ha diritto di vivere libero nel suo ambiente naturale terrestre, aereo, acquatico ed ha il diritto di riprodursi, ogni privazione di Libertà anche se a fini educativi è contraria a questo diritto” – evidenzia la consigliera Gregori -. In particolare, l’art. 10 prevede che “nessun animale deve essere usato per il divertimento dell’uomo; le esibizioni di animali e gli spettacoli che utilizzano degli animali sono incompatibili con la dignità”. In Italia, diversi Comuni si sono già espressi sul tema portando avanti questa battaglia di civiltà, disponendo che nel territorio comunale non siano più accolti spettacoli di intrattenimento pubblico o privato di questo genere».

La richiesta proveniente dall’esponente del gruppo misto, uscita dalla Lega e approdata in Forza Italia, sarà messa al voto il 21 marzo in consiglio comunale. «Gli spettacoli del circo sono rivolti per la maggior parte ad un pubblico fatto di famiglie con bambini e giovani, e risulta fortemente diseducativo il messaggio che per il divertimento dell’uomo gli animali possano essere maltrattati e sopraffatti alla volontà di quest’ultimo, come sopraffazione dell’uomo sul più debole e indifeso come può esserlo un animale in quelle condizioni: e, ancora più grave, il falso messaggio che, in realtà, gli animali che vivono in gabbie, in condizioni spesso disumane, e che partecipano a questi spettacoli, si divertono e sono contenti».

La Gregori impegna pertanto sindaco e amministrazione, «che hanno dimostrato interesse verso temi importanti quali l’inquinamento ambientale e la tutela degli spazi verdi, a dimostrare una forte sensibilità e presa di posizione anche sul tema dello sfruttamento degli animali caro a tanti cittadini, disponendo che nel territorio comunale non siano più accolti spettacoli di intrattenimento pubblico o privato con uso di specie di animali selvatici ed esotici».